Un ex docente di educazione fisica, S.S., 63 anni, residente a San Pietro di Feletto in provincia di Treviso, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso dei mezzi di correzione. Attualmente è un tecnico federale, docente presso la scuola regionale calcio del Coni e allenatore giovanile, ed è finito sotto accusa per comportamenti tenuti tra il 2017 e il 2020 quando insegnava alle medie. Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, l’ex professore si sarebbe rivolto agli alunni con insulti umilianti come “grassone obeso”, “divanista”, “fallito”, “gay” e “handicappato”. Gli epiteti, diretti a nove ragazzini (sei nati nel 2006, due nel 2007 e uno nel 2008), avrebbero portato le famiglie a sporgere denuncia contro di lui, esasperate dalle presunte vessazioni.

Non si tratta del primo episodio del genere per il 63enne: in passato, era già stato condannato a due mesi di reclusione per metodi educativi estremamente violenti, inclusi episodi di aggressione fisica. Tra le accuse, quella di aver colpito alcuni alunni con una mazza da golf, accompagnando i gesti con frasi come “io sono la violenza scesa in terra”. Durante l’udienza di lunedì, presieduta dal giudice Alberto Fraccalvieri, sono stati ascoltati come testimoni d’accusa i ragazzi, oggi studenti delle scuole superiori. Le testimonianze hanno descritto un ambiente scolastico divisivo, con gli alunni separati non solo in base alle capacità sportive, ma anche a presunti quozienti intellettivi. L’uomo, difeso dagli avvocati Antonella Picco e Sossio Vitale, dovrà ora rispondere in tribunale delle gravi accuse a suo carico.

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