Un cittadino cubano di 33 anni era scomparso, nel 2023, dalla piccola cittadina di Tajueco, in provincia di Soria, Spagna, una comunità che conta a malapena 50 abitanti. Quando ormai il caso sembrava in procinto di diventare un cold case, è stata la tecnologia a dare una svolta decisiva. È stato solo grazie ad un’immagine catturata da Google Maps, infatti, che gli inquirenti sono riusciti a dare un nome e un volto al presunto assassino del 33enne cubano.
Le riprese di Street View mostrano chiaramente un uomo caricare nel bagagliaio della propria auto diversi oggetti avvolti nella plastica. Una scena che, di per sé, è sembrata insignificante all’inizio ma che unitamente alle intercettazioni telefoniche è riuscita a fare luce sulla triste vicenda che ha scosso tutto il paese soriano.
La vittima, infatti, era arrivata in Spagna nel 2023 per ricongiungersi alla moglie, residente in provincia di Soria. Ma quando è arrivato lì, il 33enne ha scoperto che lei aveva una relazione amorosa parellela con un altro uomo, un vicino dello stesso paese, conosciuto con il soprannome di Lupo di Tajueco. Sin da subito, alle autorità sarebbe apparso quanto mai possibile un loro coinvolgimento nella scomparsa dell’uomo, ma l’assenza di prove tangibili, come il ritrovamento del corpo, ha impantanato le indagini.
Il caso sembrava avviarsi a non avere una soluzione, quando all’improvviso è spuntata una curiosa immagine su Google Maps. Gli investigatori l’hanno vista e l’hanno analizzata: la foto mostra il sospettato mentre carica diversi involucri di plastica nel bagagliaio della sua auto. Uno scatto casuale: nessuno si sarebbe potuto aspettare che sarebbe stato Google Maps a dare una svolta decisiva alle indagini. Anche perché era dal 2009 che un veicolo dell’azienda statunitense non passava per le strade di Tajueco. E invece lo ha fatto nell’esatto momento in cui il presunto omicida era impegnato, presumibilmente, ad occultare il cadavere.
Da qui, gli agenti sono poi riusciti a risalire alla moglie della vittima e al suo amante. Sarebbero stati loro, secondo gli inquirenti, ad uccidere, smembrare e, infine, occultare il corpo del 33enne cubano. E le intercettazioni telefoniche avrebbero confermato i sospetti della Polizia e permesso loro di disporre i mandati d’arresto per catturare i presunti omicidi. Il ritrovamento del cadavere, avvenuto l’11 dicembre, ha poi completato il cerchio delle indagini. Ma ancora oggi le autorità sarebbero in cerca di parti del corpo mancanti.
Il caso, inevitabilmente, ha destato scalpore in tutta la comunità. Anche perché è il classico paese in cui “non accade nulla”. Come confermano i cittadini, sentiti dalla rivista spagnola ¡Hola!: “Non avremmo mai immaginato che qualcosa del genere potesse accadere qui”, spiegano i cittadini, increduli. Al momento, riporta ancora il settimanale iberico, la Polizia Nazionale sta indagando sul movente dell’omicidio e i sospettati sono accusati di omicidio e sequestro di persona.