L’imprenditore Valter Mainetti è indagato dalla Procura di Roma che gli contesta il reato di bancarotta. I pm di piazzale Clodio, secondo quanto scrive il quotidiano La Repubblica, hanno notificato all’imprenditore l’avviso di conclusione delle indagini che prelude, trascorsi 21 giorni in cui l’indagato ha la possibilità di presentare memoria o farsi interrogare, la richiesta di rinvio a giudizio.

Al centro dell’indagine – in base a quanto riferisce il quotidiano – un fondo immobiliare, una società fallita, la Afdera Srl, e milioni di euro trasferiti tra enti previdenziali e investitori. Mainetti è a capo di Sorgente, società specializzata nella gestione di fondi immobiliari, presidente della storica Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880 nonché editore del quotidiano Il Foglio.

L’indagato, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe creato una società (Afdera srl) per portare avanti operazioni finanziarie di Enasarco (la cassa degli agenti di commercio) ai danni di Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori. L’acquisizione risale al 2015: Afdera rileva il fondo di Enasarco per 10 milioni di euro. Secondo i pm i fondi sarebbero stati dirottati da un altro fondo immobiliare, il fondo Norma, gestito da Sorgente per conto della Siae.

Il trasferimento sarebbe avvenuto senza che la Siae ne fosse a conoscenza, portando la Società ad avviare una causa civile. Nel 2023 Afdera entra in crisi e fallisce. Per chi indaga la società è “programmaticamente destinata al dissesto”. Secondo gli inquirenti la vicenda evidenzia un sistema di movimenti finanziari e di società create ad hoc per tutelare la società madre dai rischi, trasferendoli su entità fittizie.

In merito all’inchiesta sui fondi immobiliari di Enasarco e Siae, Valter Mainetti conferma di aver ricevuto dalla Procura di Roma la comunicazione della conclusione delle indagini.
“Sono sicuro – afferma Valter Mainetti – di poter chiarire facilmente tutta la vicenda, che risale a nove anni fa, producendo una documentazione e rendendomi disponibile ad un eventuale interrogatorio. Dal 2019 la SGR che gestiva il fondo immobiliare interessato alla vicenda, è stata posta in Amministrazione Straordinaria ed era amministrata da un Commissario. Da sottolineare anche che i fondi immobiliari rendicontavano ogni sei mesi ai loro investitori. Secondo Mainetti, l’operato delle società coinvolte dall’inchiesta è stato trasparente e legittimo. “Preciso sin d’ora – conclude – che nessun danno da parte mia è stato causato a terzi”.

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