Cronaca

Madre e figlio sono morti durante il parto al Policlinico San Matteo di Pavia, aperta un’inchiesta

La giovane, ricoverata al reparto di Ostetricia, secondo le prime informazioni è deceduta per una crisi respiratoria

Una donna e il figlio sono morti durante il parto al Policlinico San Matteo di Pavia. La giovane, ricoverata al reparto di Ostetricia, secondo le prime informazioni è deceduta per una crisi respiratoria. I medici hanno cercato inutilmente di salvare il neonato con il taglio cesareo. La direzione del San Matteo ha disposto un accertamento […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

Una donna e il figlio sono morti durante il parto al Policlinico San Matteo di Pavia. La giovane, ricoverata al reparto di Ostetricia, secondo le prime informazioni è deceduta per una crisi respiratoria. I medici hanno cercato inutilmente di salvare il neonato con il taglio cesareo. La direzione del San Matteo ha disposto un accertamento diagnostico per fare luce sulle cause della morte di madre e figlio.

Secondo le prime informazioni la donna ha iniziato a star male nella notte tra lunedì e martedì, dopo che le procedure per il parto indotto erano iniziate domenica. Durante il lungo travaglio -come riporta La Repubblica – è intervenuta l’insufficienza respiratoria ed è andata in arresto cardiaco nonostante il tentativo di rianimazione durato circa un’ora. La donna non aveva problemi di salute evidenti o conosciuti allo staff medico.

La procura di Pavia, diretta dal Procuratore Fabio Napoleone, ha aperto un’inchiesta sulla morte. La donna si chiamava Andreea Mihaela Antochi. A sporgere querela è stato il marito della donna, Florin Catalin Lovin, e padre del bambino, Sasha Andrei Lovin. I reati per i quali si procede sono responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario e omicidio colposo. La Procura ha disposto l’acquisizione di tutta la documentazione sanitaria relativa alla gestante ed entrambe le salme sono state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia. “Il procedimento penale prosegue al fine di accertare eventuali condotte colpose e individuare eventuali responsabilità dei sanitari che hanno avuto in cura Antochi e Lovin presso il suddetto nosocomio”, si legge nella nota firmata dal procuratore.

FOTO DI ARCHIVIO