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Passeggero ubriaco scatena il panico sulla nave da crociera, poi muore mentre è detenuto nella cella di sicurezza. Un testimone: “Minacciava di ucciderci”

Secondo le testimonianze dei presenti, la vittima avrebbe preso a calci in faccia un membro dell'equipaggio. Ma la famiglia sostiene che gli sia stato iniettato un sedativo

di F. Q.
Passeggero ubriaco scatena il panico sulla nave da crociera, poi muore mentre è detenuto nella cella di sicurezza. Un testimone: “Minacciava di ucciderci”

Era stato visto ubriaco mentre minacciava e aggrediva altri passeggeri. Quindi, la sicurezza lo ha bloccato per evitare che potesse fare male a qualcuno. Ma un’ora più tardi è morto. E le cause del suo decesso, al momento, non sono state ancora accertate. È questa la triste vicenda che ha visto coinvolto Michael Virgil, 35 anni, deceduto durante una crociera a bordo della nave Royal Carribbean, partita da Los Angeles e diretta a Ensenada, Messico.

L’uomo, poco prima del decesso, però, è stato visto minacciare ed aggredire altri passeggeri e membri dell’equipaggio durante quello che i testimoni hanno descritto come un inspiegabile eccesso di rabbia dovuto all’abuso di alcol. Virgil, riporta New York Post, avrebbe preso a calci in faccia un membro dello staf e sferrato un pugno ad un’altra persona.

Il signore ubriaco ha detto che ci avrebbe uccisi – racconta un passeggero, Christifer Mikhail, alle autorità -. Ha iniziato ad inseguirci lungo il corridoio”. Il passeggero che sarebbe stato aggredito, quindi, è scappato e si è nascosto all’interno di un armadietto per gli asciugamani. Ma, stando alla sua testimonianza, Virgil lo avrebbe trovato e avrebbe cercato di sfondare la porta prendendola a calci, spiega Fox11 che mostra i video della presunta aggressione.

Solo l’arrivo della security è riuscita a contenere Virgil, che poi è stato bloccato con delle fascette di plastica e, secondo quanto sostiene la famiglia di Michael, calmato attraverso l’iniezione di un sedativo. Un’ora dopo è morto. “Non meritava di morire per questo”, spiega un familiare della vittima all’emittente americana. Stando a quanto riporta Fox11, il comportamento di Virgil, che era in vacanza con suo figlio autistico di 7 anni e la sua fidanzata, è stato ritenuto inspiegabile dai suoi familiari, che affermano di non averlo mai visto comportarsi nel modo in cui è stato descritto dai diversi testimoni. È ancora in corso, invece, l’autopsia, che rivelerà, presumibilmente, le cause che hanno portato al decesso del 35enne. Sul caso sta indagando anche l’FBI.

(Crediti foto: Fox11)

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