Gli autori del programma le hanno organizzato uno scherzo che ha riportato alla memoria i ricordi di quanto avvenne in una storica puntata de “La prova del cuoco”
Un cult è per sempre. È per questo che la squadra di lavoro di Antonella Clerici ha voluto – una volta di più – rendere omaggio a un episodio che a suo modo ha fatto la storia della tv. Nella puntata di “È sempre mezzogiorno” in onda mercoledì 18 dicembre la conduttrice ha aperto, come di consueto, la casellina quotidiana del calendario dell’avvento, e quel che ha trovato al suo interno le ha riportato alla memoria “schiumosi” ricordi.
“Un ingrediente della memoria, per un momento che ha fatto la storia” ha letto Antonella Clerici sul bigliettino attaccato a una piccola lattina che, a sua volta, recava la scritta: “Fa schiuma ma non è sapone”. È chiaramente un riferimento a quel che tanti anni fa avvenne a “La prova del cuoco”, quando una signora da casa doveva indovinare di che cosa si trattasse proprio in base a quel suggerimento.
L’episodio è divenuto un meme che ancora oggi va forte sui social. La risposta corretta era, ovviamente, “birra”, ma l’anziana signora era stata confusa dal nipote che forse le suggeriva male (o lo faceva intenzionalmente?). Ad ogni modo la vecchietta si era trovata a urlare ripetutamente in diretta su Rai1: “La borra!”, suscitando dapprima lo sconcerto e poi le risate incontrollate di Antonella Clerici e di quanti erano con lei in studio.
Ricordando quel momento la conduttrice ha fatto sapere: “Ho delle t-shirt con questa frase”, e poi ha chiarito: “Lo dico una volta per tutte, è la birra, ok?”. Quindi voltandosi verso i suoi collaboratori ha concluso sorridendo: “Siete dei pazzi”.
Non è la prima volta che lo “spettro” della “borra” aleggia sul capo della presentatrice. Già nel 2020 in un’altra puntata di “È sempre mezzogiorno” il gelatiere Massimiliano Scotti aveva parlato dei benefici della borragine, pianta antiossidante e antinfiammatoria, in questi termini: “Ma tu sai che la borragine deriva da una parola antica, che si chiama borra, che è la lana cotta, la lana ruvida. Le foglie da cui proviene sono ruvide e rilasciano dei liquidi, da qui la borra”. In quell’occasione Clerici si era limitata a commentare: “No, no, io non dico una parola. Su quello stendiamo un velo pietoso”.