La situazione di Theo Hernadenz, il calciomercato in arrivo, i risultati che latitano e alle porte la sfida di campionato contro il Verona. Ma Paulo Fonseca non si sente un allenatore a rischio. Anzi, il suo sogno è “vincere con il Milan”. Il tecnico portoghese parla da uomo che non si è arreso, spera di avere a portata di mano la soluzione per svoltare una stagione fin qui deludente: “Sappiamo cosa dobbiamo cambiare in questa squadra”, ha detto Fonseca nella conferenza stampa alla vigilia della 17esima giornata di Serie A. Non è un problema né tecnico né tattico: “Quando non abbiamo vinto, non tutte le partite ma quasi tutte, di cosa si è parlato? Sempre della stessa cosa. Per me è qui”, ha detto Fonseca, indicando la testa. “È difficile da spiegare, è un problema caratteriale della squadra che non esiste da adesso. Stiamo facendo di tutto per cambiare, i giocatori lo sanno e anche loro parlano di queste cose. Ma dobbiamo dimostrarlo in campo”.
La nuova missione di Fonseca, forse l’ultimo disperato tentativo di raddrizzare la rotta. Che parte anche da parole insolitamente dolci nei confronti di Theo Hernandez, uno dei principali nodi della sua gestione: “Come faccio sempre abbiamo parlato prima della partita. Per me la situazione di Theo è facile da spiegare. Ha giocato tanto, è stato in nazionale. Non ha ancora trovato la miglior condizione fisica, magari ha bisogno di ritrovare le condizioni per stare bene”. “Theo è importantissimo per noi. Non è mai una punizione per lui, è semplicemente per farlo tornare nella condizione migliore. Continuo a dire che per me è il miglior terzino del mondo“, ha aggiunto il tecnico del Milan.
Fonseca ha provato a negare in tutti i modi la crisi in corso: “Magari uno di questi giorni venite a vedere gli allenamenti per vedere l’atmosfera della squadra: è bellissima. Quando è così è più facile lavorare. Non ho mai sentito la squadra senza fiducia dopo la partita, senza voglia di lavorare, con tristezza. Non ho mai sentito questo”. I risultati però dimostrano il contrario: “Tutti noi capiamo la frustrazione dei tifosi, devo dire che non c’è nessuno che vuole vincere più di noi. Quello che possiamo fare è lavorare per cambiare i risultati”, ha proseguito Fonseca. Anche perché “le vittorie portano fiducia a noi e ai tifosi. Se vinciamo e facciamo una buona Supercoppa porta fiducia e un’altra immagine della squadra”. Il tecnico si sente saldamente sulla panchina rossonera: “Onestamente non mi sento a rischio. Sappiamo cosa dobbiamo cambiare in questa squadra”, ha aggiunto.
Il punto è sempre la testa. “Tutti parlano del vero problema di questa squadra. Questa settimana ho guardato tutti i gol che abbiamo preso in stagione: non ho dubbi“, ha ribadito Fonseca. “Penso che quando succede qualche episodio ad inizio partita condiziona la squadra per il resto della partita”, ha aggiunto. “È una questione di testa, di atteggiamento: è questo il problema principale della squadra. Lavoriamo su tante cose per migliorare e per creare uno spirito di squadra forte. Ci siamo? No, noi abbiamo ancora molto su cui lavorare”, ha sottolineato Fonseca.
Che forse in questo senso spera di avere una mano dal mercato, anche perché nel frattempo in attacco Alvaro Morata è ancora indisponibile: “So che adesso comincia ad essere il tema principale delle conferenze, ma è presto. Quello che posso dire è che parliamo sempre, la società è sempre attenta al mercato e se abbiamo bisogno loro sono sempre pronti per intervenire“. “Margini di miglioramento? Possiamo migliorare tanto nei risultati. Miglioreremo tanto, sono sicuro di questo. Le critiche di ex allenatori? Io non ho guardato niente, ma dobbiamo rispettare le opinioni degli altri. Magari ora sono più giuste perché se guardiamo i risultati è più facile farlo. Ma noi dobbiamo rispettare sempre tutti”.