Chi difende gli sfrattati è… sfrattato. Non è un gioco di parole: succede a Pisa dove l’Unione Inquilini, che da 50 anni si occupa di assistere migliaia di famiglie del territorio sulle questioni abitative (dagli sfratti alle questioni burocratiche) è “invitata” ad abbandonare la sua sede storica in centro entro il 25 gennaio 2025. “Il 18 novembre mentre facevamo assistenza a tante persone che rischiano di rimanere senza una casa ci è stato notificato dall’Agenzia del Demanio un provvedimento di sfratto per la nostra sede” spiega l’associazione in una lettera aperta alla città. “Ostacolare l’attività di chi come noi si batte per il diritto alla casa – continua – è un danno per tutta la città e soprattutto per le persone più fragili”. Il motivo dello sfratto? Il provvedimento è stato adottato, spiegano dal Demanio a ilfattoquotidiano.it “nell’ambito delle finalità istituzionali dell’Agenzia sia per soddisfare la necessità di spazi manifestati dal ministero della Giustizia, ma anche per le esigenze di sicurezza che il ministero ha giustamente posto perché non ci può essere promiscuità nell’uso governativo e nella concessione, nell’affitto in questo caso, a terzi”. Inoltre, l’immobile in cui si trova al piano terra l’ufficio dell’associazione “è stato dichiarato di rilevante interesse storico culturale”, si legge nel documento ufficiale scritto dalla Direzione regionale Toscana e Umbria. Oltre a questo, ci sarebbe il problema della funzionalità dello spazio dato che “l’uso governativo del bene non consente di accedere ad alcuna diversa messa al reddito del bene né, quindi, di concedere la porzione immobiliare in uso a terzi privati”. In altre parole, se l’immobile è vincolato o previsto per uso pubblico o governativo non si può affittare a privati o sfruttarlo per altre attività.

“Questa sede era originariamente un edificio del Comune – spiega l’avvocata Giulia Contini per l’Unione Inquilini – Qui siamo stati per vent’anni con un regolare contratto d’affitto. Il Comune nel 2021 ha però dato in permuta l’immobile al Demanio”. Nel 2023 l’Unione aveva già ricevuto un avviso di sfratto ma da quel momento nessun’altra notizia fino a ora, ricostruisce Contini. La preoccupazione dei volontari è quella di perdere la continuità del lavoro con tutte le famiglie che stanno assistendo: uno sportello aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì, un aiuto continuo in tutte le pratiche che riguardano “l’abitare”, dalla compilazione di documenti alla richiesta del contributo affitti, fino ai problemi con i proprietari e l’assistenza a chi si trova sotto sfratto. “Le famiglie sotto sfratto arrivano da noi, non sanno dove battere la testa, non sono seguiti adeguatamente dai servizi sociali, per cui spesso sono veramente nel panico”, racconta Contini. “Cerchiamo anche di dare formazione a queste persone per capire quali sono i loro diritti, perché proprio non lo sanno in tante situazioni, oltre a tutta una parte di mediazione con le istituzioni”. Una serie di servizi importanti tenendo conto che tra il 2021 e il 2023 proprio la città toscana era stata al centro della cronaca per il numero esponenziale degli sfratti, nel 2021 nominata come “capitale degli sfratti”.

Ilfattoquotidiano.it ha provato a contattare il sindaco di Pisa, Michele Conti, per capire se ha intenzione di prendere qualche iniziativa, senza ricevere alcuna risposta. Dall’Unione Inquilini si rinnova l’appello al sindaco e al Comune per avere un supporto: “Noi abbiamo chiesto un appoggio a tutte le forze politiche, abbiamo mandato una lettera aperta alla città che abbiamo indirizzato a tutte le istituzioni comprese i servizi sociali, compreso il comune, tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza” conclude Contini. La questione arriverà in consiglio comunale: il consigliere di minoranza Francesco Auletta (Una Città in Comune, lista di sinistra) ha presentato una mozione.

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