Luigi Mangione è stato incriminato per aver ucciso l’amministratore delegato di UnitedHealthCare, Brian Thompson. Il 26enne deve rispondere di 11 accuse, tra cui omicidio di primo grado e due capi di imputazione per omicidio di secondo grado, uno dei quali è l’accusa di reato di terrorismo.
Nonostante tutto continua il successo mediatico di Mangioni che non solo è diventato virale, ma è diventato oggetto di marketing sfrenato (visto il suo bell’aspetto ) senza limiti. Ma è successo un altro evento che ha portato ad attente riflessioni. Durante un party danzante a tema Disney, che si è tenuto a Boston, sono apparse sul palco le fotografie giganti del presunto killer della UnitedHealthcare Luigi Mangione, mentre risuonava la canzone di Hannah Montana “He Could Be The One”.
Nel video i partecipanti della festa hanno tributato applausi al 26enne incarcerato. Si sente anche il disk jockey che urla: “Dobbiamo dare alla gente ciò che vuole!”. Ovviamente la clip ha scatenato polemiche infuocate e ha acceso il dibattito su quanto sia giusto idolatrare quello che viene indicato come un feroce assassino.
Intanto il capo della polizia di New York, Jessica Tisch, ha affermato: “Nelle quasi due settimane trascorse dall’omicidio di Brian Thompson abbiamo assistito a una celebrazione scioccante e spaventosa di un omicidio a sangue freddo. Non c’è eroismo in quello che ha fatto Mangione. Questo è stato un atto di violenza insensato. I social media sono esplosi in elogi per questo attacco codardo”.
Poi ha anche denunciato la comparsa di manifesti “macabri” che minacciavano altri Ceo, “con una X sulla foto di Thompson”, e “alcuni attivisti estremisti” che “stanno facendo circolare un mazzo di carte con altri ceo da prendere di mira per assassinarli”. Per Tisch, “queste sono le minacce di una folla senza legge e violenta che scambierebbe il proprio vigilantismo con lo stato di diritto che protegge tutti noi”.
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