I due cantautori intervengono sul caso sul quale si interroga il mondo musicale
Morgan nuota controcorrente, come sempre, e su Tony Effe e la cancellazione della sua partecipazione al live del Capodanno di Roma ha le idee chiare, o quasi: “Ma chi se ne fotte di Tony Effe? Sia che ci sia, sia che non ci sia, non cambia nulla, non mi sembra un problema grave. Bisogna vedere cosa perdi a cacciare qualcuno. Nel mio caso sono stato cacciato 1000 volte e hanno sempre perso molto”.
Morgan si scaglia contro i colleghi che solidarizzano con Tony Effe ma non con lui. “Scandaloso – dice all’Adnkronos – è il fatto che Jovanotti si metta a difendere Tony Effe e per il mio caso non abbia mosso un dito. E non solo lui, anche gli altri. Penso che siamo un Paese di incapaci del senso di arte. Penso che siamo un paese di Fantozzi, di ignoranti. Penso che siamo un paese molto molto arretrato e Tony Effe o tutti i Tony possono spuntare da un momento all’altro e io faccio una fatica boia a chiamarli pure artisti. Mi vengono i brividi quando uso questa parola riferendomi a certa gente”.
“Io se cancellassero Beethoven dalla storia della musica – prosegue – farei scatenare la terza guerra mondiale perché si tratta dell’arte con la A maiuscola. Ma se tu me la vuoi mettere sul piano di ‘è sbagliato censurare un artistà allora perché non hai fatto un ca… per me? Perché non vendo come Tony Effe? Tu lo sai che Elettra Lamborghini fa 98 milioni di visualizzazioni su una sua canzone mentre Fabrizio De André con Marinella ne fa solo sette“.
Anche Giuseppe Povia è intervenuto sul caso: “Se mi invitassero? Andrei ovunque, dal palco posso cantare ciò che voglio, fuori dal palco no. Sono un cantautore sociale che canta temi importanti e subisco annullamenti di concerti e allontanamenti dalla Tv da 15 anni per motivi ideologici ad opera di chi parla di uguaglianza e pietà ma poi ti tappa la bocca quindi so bene di cosa si tratta per questo avevo presentato la canzone ‘Arbitro’ a Sanremo, esclusa. Non so i motivi degli ultimi episodi ma la censura è sempre brutta”.