“Ringrazio tutti i soccorritori. Grazie al personale sanitario che mi sta curando. Ora sto bene e sono fuori pericolo. Ho solo bisogno di recuperare e di riposo. Grazie a tutti”. Sono le parole pronunciate da Ottavia Piana, la speleologa rimasta gravemente ferita in una grotta nella Bergamasca e salvata dopo quattro giorni. La paziente è stata operata mercoledì per stabilizzare le fratture considerate urgenti. Rimane in prognosi riservata e in terapia intensiva ma in buone condizioni, lucida e sveglia. L’intervento è stato eseguito all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove la speleologa è stata trasporta in elicottero dopo l’uscita dalla grotta.

Piana ha trascorso quattro notti, ferita, nella grotta Abisso Bueno Fonteno che stava esplorando da anni per scovare nuove vie e metodi di approvvigionamento idrico per tutta la zona dell’Alto Sebino nel Bergamasco. Piana è stata portata fuori dalla grotta dov’era rimasta bloccata da sabato pomeriggio, per un totale di quasi 80 ore, dopo essere caduta di schiena da un’altezza di quasi cinque metri mentre scalava una parete interna all’abisso. Un’operazione complicata quella del salvataggio in cui sono state coinvolte almeno 130 persone. le persone coinvolte globalmente sono 130 persone. I soccorritori sono arrivati da diverse regioni per portare a termine il salvataggio che nell’ultimo tratto è stato un po’ più veloce del previsto.

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