Moda e Stile

Reselling e regifting: ecco le soluzioni sostenibili per fare regali di tendenza

Anche nel periodo natalizio è possibile fare regali adeguati senza rinunciare alla sostenibilità

di Samuele De Marchi
Reselling e regifting: ecco le soluzioni sostenibili per fare regali di tendenza

Manca il tempo o il budget per cercare i regali di Natale? Non perdetevi d’animo, la soluzione potrebbe essere già davanti ai vostri occhi. Nella corsa agli acquisti sotto il periodo natalizio, a volte, è facile non trovare l’occasione o il regalo giusto per i nostri cari, e se è vero che “conta il pensiero”, allora la soluzione potrebbe essere il reselling o il regifting.

Con il reselling c’è la possibilità di trovare ciò che cerchiamo sui siti di second-hand, una soluzione che sta diventando sempre più di tendenza. Dati alla mano infatti, una ricerca condotta da Wallapop in collaborazione con l’agenzia indipendente per ricerche marketing mUp, dimostra che la percentuale di italiani che considera l’acquisto di regali da un sito di second-hand è il 76%, specialmente se in buone condizioni e ad un prezzo inferiore.

Inoltre 8 intervistati su 10 ha l’intenzione di comprare fino a 5 regali di seconda mano, 6 su 10 invece cerca con la vendita sulle suddette piattaforme di accumulare il budget necessario per affrontare gli acquisti. Le statistiche rivelano anche che 8 persone su 10 non avrebbero problemi a ricevere un regalo di seconda mano: il 17% di loro sostiene che l’aspetto vintage renderebbe il regalo interessante, mentre l’11% apprezza il gesto per il ridotto impatto ambientale.

Anche le statistiche della ricerca condotta da BVA Doxa per subito.it dimostrano il trend: il 27% dei campioni dichiara di aver acquistato oggetti di seconda mano come regali, ben il 46% di questi proprio per le feste, mentre il 37% ha venduto articoli ricevuti non utilizzati o poco apprezzati sulle suddette piattaforme. Ad essere maggiormente coinvolte la Generazione Z e i Millennials, che inseriscono nella lista dei regali meno graditi pigiami, calzini e ciabatte per il 31% e oggetti per la cura personale come kit da bagno per il 25%.

Non mancano ovviamente i consigli per gli acquisti: il second-hand – detto anche “pre-loved” – offre la possibilità di donare oggetti non più facilmente disponibili sul mercato e trovare pezzi di qualità a prezzi ridotti, come borse firmate, gioielli o accessori come foulard in pura seta, sfruttando anche il recente successo del vintage. Tutto ciò trovando soluzioni sostenibili contro i consumi e i costi specialmente della moda.

E se invece volessimo riciclare per qualcun altro regali che abbiamo ricevuto, Babbo Natale ci metterebbe nella lista dei bambini cattivi? Niente affatto; Il regifting è la pratica di donare agli altri ciò che era stato pensato per noi, ma che è rimasto inutilizzato o non è stato gradito. Il tema non è esente da opinioni contrastanti, tra chi pensa sia di cattivo gusto e chi invece lo sostiene apertamente, ma con una serie di piccole accortezze diventa facile da fare e adatto a chi vuole regalare qualcosa di sostenibile o a chi non può permettersi di spendere cifre folli.

Su TikTok spopolano video per fare regifting al meglio, indicando cosa e come è meglio ri-regalare: giftcards, libri, candele, oggetti d’arredo e strumenti da cucina vanno per la maggiore, ma ci sono dei dettagli da attenzionare.

Prima di tutto alla condizione degli oggetti, a non riciclare oggetti personalizzati per noi o fatti a mano, a non regalare qualcosa solamente per sbarazzarcene, ma perché la persona che abbiamo in mente potrebbe davvero apprezzare, e soprattutto a scegliere qualcuno che non sappia che il dono da parte nostra non sia stato regalato a sua volta. Una volta scelto basterà impacchettarlo con cura, scrivere un bel biglietto e, all’occorrenza, inventarsi una piccola bugia bianca motivando il nostro pensiero, nessuno saprà mai il nostro segreto.

Anche sotto le feste dunque, il vintage e il second-hand offrono numerose soluzioni a tutti i nostri problemi.

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