Come agisce il botox nel tempo? La risposta migliore è rivolgersi a un dermatologo che possa spiegare l’azione della tossina botulinica e stabilire se ci sono le indicazioni a farla, a seconda del paziente. Il caso studio che ha pubblicato un chirurgo plastico di Beverly Hills, con tanto di foto, può però dare qualche indicazione. Stiamo parlando di due gemelle. Una delle due si è sottoposta a iniezioni di botox fin dai 21 anni, l’altra non ne ha quasi mai fatte. Le prime foto vengono scattate nel 2006, quando la paziente ‘trattata’ aveva giù ricevuto circa 21 punturine e la sorella solo un paio. Le successive foto sono state fatte nel 2012, quando le due donne avevano 44 anni e la paziente aveva già 20 anni di tossina all’attivo.
Cosa si nota? Nel tempo si vede che le rughe come zampe di gallina, glabellari o rughe della fronte sono praticamente scomparse nella donna che si è sottoposta a botox e non c’è quasi alcuna ‘caduta’ o lassità cutanea. La sorella mostra un poco di più i segni del tempo. Secondo l’autore dello studio, il dottor William Binder – come riporta il Daily Mail – “con un trattamento a lungo termine, il paziente potrebbe abituarsi a non contrarre i muscoli target o a smettere persino di provare a farlo. Questo potrebbe anche facilitare un rimodellamento dermico, riducendo la pressione meccanica cronica della contrazione muscolare“. Quali differenze notate?