Economia

Accordo tra Volkswagen e il sindacato tedesco Ig Metall sulla riduzione dei costi: “Garantiti i posti di lavoro e importanti investimenti”

La casa automobilistica ha accettato di non chiudere nessuna fabbrica in Germania e ripristinare gli accordi che escludono riduzioni dell'occupazione fino al 2030. In cambio verranno meno alcuni bonus e si ridurrà il numero di tirocinanti che ottengono un impiego permanente

Il sindacato tedesco Ig Metall ha dichiarato di aver raggiunto dopo quasi tre mesi di trattative un accordo con Volkswagen su un piano di riduzione dei costi che eviterà i licenziamenti forzati nelle fabbriche della più grande casa automobilistica in Germania. “Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce […]

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Il sindacato tedesco Ig Metall ha dichiarato di aver raggiunto dopo quasi tre mesi di trattative un accordo con Volkswagen su un piano di riduzione dei costi che eviterà i licenziamenti forzati nelle fabbriche della più grande casa automobilistica in Germania. “Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri”, ha fatto sapere il sindacato in una nota dopo lunghe ore di trattative. Centrato l’obiettivo di trovare un’intesa entro Natale.

La casa automobilistica, che deve fare i conti con una quota di mercato in calo in Cina e un rallentamento della domanda di veicoli elettrici in Europa e negli Stati Uniti, secondo Bloomberg ha accettato di mantenere operative le 10 fabbriche tedesche del marchio e ripristinare gli accordi che escludono riduzioni dell’occupazione fino al 2030. In cambio, i lavoratori hanno accettato di rinunciare ad alcuni bonus, veder tagliare il numero di tirocinanti che ottengono un impiego permanente e ridurre la capacità in cinque siti di diverse centinaia di migliaia di unità. Le misure, elaborate in cinque round di trattative, sono ben lontane dai drastici risparmi prospettati all’inizio delle trattativa. I leader sindacali hanno respinto al mittente l’ipotesi di migliaia di licenziamenti, riduzioni degli stipendi e chiusura di tre stabilimenti per rendere il marchio più competitivo.

Il ciclo di negoziati che si è rivelato decisivo era iniziato lunedì nella tarda mattinata quando 70 rappresentanti dell’azienda e di Ig Metall si erano incontrati ad Hannover per la quinta consultazione. Nei giorni successivi si sono tenuti colloqui-maratona continuati sempre fino a tarda notte.