C’è una norma che impedisce ai giocatori di cambiare troppe squadre in una stagione: si accetta un trasferimento in tre club, ma in solo due di quelli si può giocare in gare ufficiali. Ecco, una regola così per gli allenatori è meno stringente, e su ilfattoquotidiano.it era stato spiegato l’allargamento delle maglie anche in Italia: un elemento che permette di dare più possibilità a chi è rimasto senza panchina di trovarne una nuova, anche nella stessa competizione. Non è il caso specifico di Ivan Juric, che però nell’anno solare 2024 si è di fatto ritrovato contrattualizzato da tre club diversi: il Torino, con cui ha chiuso la scorsa stagione; la Roma nel breve (e poco fruttifero) interregno tra De Rossi e Ranieri; e ora il Southampton. Sì, perché l’allenatore croato ha trovato un accordo con il club di Premier League, che al momento si ritrova all’ultimo posto con soli 5 punti in classifica. Deve ancora firmare, ma potrebbe avvenire molto a breve: non è escluso che sia già in panchina il 22 dicembre in occasione della sfida contro il Fulham, altrimenti si ritroverà a preparare la partita contro il West Ham del 26 dicembre. Due partite difficili, all’interno di una sfida generale che sembra già complicatissima: salvare la squadra che finora ha reso pochissimo sotto la gestione di Russell Martin.

Rispetto alla Roma, con cui aveva firmato un contratto solo annuale che peraltro ha risolto nelle scorse ore, l’accordo sarà di 18 mesi, che gli permetterà di programmare anche la prossima stagione. Il guadagno sarà importante, e in linea con i parametri inglesi: circa 2 milioni di euro, gli stessi che gli garantiva la Roma e che gli ha garantito per tre anni il Torino. Ma l’impresa qui sembra ancora più difficile. Di certo, c’è questo aspetto: Juric si ritrova ancora una volta a dover ricostruire. Lo aveva fatto al Torino, quando aveva raccolto un ambiente abbastanza sfiduciato, ci ha provato anche a Roma. Ma in giallorosso non ha avuto tempo: la situazione era critica, lo spogliatoio non ha mai davvero accettato l’esonero di De Rossi e tra l’ambiente e la società i rapporti sono ai minimi. Non è riuscito a dare un’impronta e sta faticando anche Ranieri, che Roma la conosce come le sue tasche. E di certo c’è un’altra cosa: nel giro di pochi mesi, Juric è riuscito a trovare una bella sistemazione, dopo essere rimasto fermo di fatto solo l’estate. Si tratta della sua prima esperienza fuori dall’Italia come allenatore: la sua idea di calcio, molto fisica, e la sua schiettezza con pochissimi filtri potrebbero essere apprezzati in Premier. La nuova sfida è già cominciata.

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