Diffondevano teorie sulla superiorità della razza bianca e odio nei confronti degli ebrei, istigando a commettere atti di violenza. Con questa accusa la Procura di Milano ha disposto perquisizioni in tutta Italia nei confronti di 11 giovani tra i 19 e i 24 anni più un minore di 17, indagati per istigazione a delinquere aggravata dall’odio razziale. La propaganda, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avveniva sulla piattaforma di messaggistica Telegram e in particolare su canali e gruppi chiamati “Tricolore del sangue italico“, “Ordine attivo terzista”, “Spirito fascista“, “Rinascita popolare italiana”, “Sangue e suolo”. Durante le operazioni, la Polizia postale e la Digos hanno sequestrato tra l’altro bandiere naziste, tirapugni, diverse armi ad aria compressa (tra cui un fucile e una pistola automatica) e alcune copie del Mein Kampf, l’autobiografia di Adolf Hitler.

Gli indagati maggiorenni, tutti studenti universitari (iscritti alle facoltà di Lingue, Storia, Lettere classiche e Veterinaria) si dichiaravano aderenti all’ideologia della “Terza posizione“, definizione elaborata dai fascisti all’inizio del ventesimo secolo: elle conversazioni online, informa la Postale in una nota, si proponevano di “tirare fuori i camerati dal virtuale” per iniziare “l’impegno concreto nel mondo reale“, compiendo atti di violenza verso chi non appartiene alla “razza ariana”. Telegram, si legge, era per loro la piattaforma prediletta in cui “discutere” dei temi dell'”estrema destra suprematista e filonazista”, tra cui “superiorità della razza bianca, l’odio razziale e l’antisemitismo”.

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