“È pazzesco che Salvini venga processato per aver difeso l’Italia”, interviene al solito a gamba tesa Elon Musk con un post su X il giorno del processo Open Arms. Certo, che il patron di Tesla sborsasse 44 dei suoi tanti miliardi di dollari comprando Twitter per influenzare la politica americana era ovvio, ma che manipolasse anche la politica italiana, con prevalenza agli attacchi ai giudici, chi l’avrebbe detto? Non sta zitto nemmeno con la politica in Germania. Una utente tedesca di X ha scritto: “Il candidato cancelliere (Friedrich Merz della CDU) attacca Musk e Milei” così lui, alle 2 di notte (ora Usa), risponde: “Soltanto l’AfD può salvare la Germania”. Altro che Salvini, siamo al confine coi nazi, ecco l’agenda politica globale dell’uomo più ricco del mondo.
Elon Musk è ufficialmente il capo supremo: domina il business, comanda nei media (perché tutti lo rilanciano) e, almeno in questo momento – fino a quando litigheranno con Trump – sembra avere in mano il joystick di quello che si è trasformato in un gigantesco videogioco a sfondo politico. Questo mix esplosivo di potere su così tanti aspetti della società è qualcosa di mai visto prima. “L’America è un’oligarchia di ricchi e potenti”, è l’opinione del vecchio senatore socialista Bernie Sanders: “Siamo come la Russia di Putin. Mai prima nella storia americana così poche persone hanno avuto così tanta ricchezza e così tanto potere”. Va bene, lampante, è sempre stato così.
Mi metto nei panni dei trumpiani e dei meloniani, di molti amici con cui ho difficoltà ultimamente a trovarmi d’accordo. Cosa dicono, e pensano? Ecco: “Sì, c’è un’oligarchia negli Stati Uniti, non è una novità. Ma si tratta di un discorso semplicistico, antiquato, senza senso. Il mondo è sempre stato nelle mani dei ricchi. Se si vuole fare un confronto tra Russia, Cina e Stati Uniti, è vero che tutti hanno oligarchi. Questo non è importante. La domanda è: in quale delle tre grandi potenze si vive meglio? E dove vive Sanders? È un ipocrita”.
Il problema di Sanders – il cui partito democratico peraltro ha ricevuto soldi a palate da miliardari liberal – è che sogna ad occhi aperti nel mondo, obsoleto, della sua giovinezza comunista, dove la retorica leninista-marxista e anticapitalistica dei ricchi contro i poveri poteva influenzare le masse proletarie e fare rivoluzioni, ad esempio a Cuba. Oggi Sanders è un dinosauro della politica. E conta zero. La verità è che i dem americani (e anche gli italiani) sono all’angolo, privi di idee nuove utili, troppo legati a vecchi schemi. Con il trumpmuskismo dilagante rischiano di non governare per anni.
L’ultima riprova del potere di Musk (di cui il suo stesso boss comincia già a preoccuparsi, un mese prima di entrare alla Casa Bianca) l’abbiamo avuta ieri, uno spettacolo incredibile al Congresso Usa ma senza nessuna costituzionalità (a chi può importare una pergamena ingiallita del 1787?): con una valanga di tweet su X, Musk ha praticamente affondato un gigantesco progetto di legge bipartisan da 1.547 pagine, pensato per evitare lo shutdown del governo. Boom.
Il tutto è partito con un tweet di Elon alle 4:15 del mattino (sì, a quell’ora!) che ha raccolto 37 milioni di visualizzazioni. Sentenza del capo di DOGE: la legge sul finanziamento del budget per 3 mesi doveva essere affossata. E così è stato. Altro che commissioni parlamentari e voti di fiducia. È un tornado, e siamo solo agli inizi.
Intendiamoci, il successo dei post di Musk potrebbe essere un risultato naturale della sua fama e della natura ad alto tasso di provocazione dei suoi contenuti. Personalmente credo che ci sia un rischio concreto di manipolazioni algoritmiche non documentate, visto il controllo completo che Musk ha su X e la poca trasparenza del software, i tecnici lo chiamano ‘bias algoritmico nelle metriche di engagement’. Io non seguo Musk sul mio account X ma, guardo caso, dalla campagna elettorale di Trump in poi, ricevo moltissime notifiche e interazioni dirette dai suoi post. Lo trovo scandaloso, anche se per ora resisto e non vado su Bluesky come fanno in molti.
Parlare di neutralità delle piattaforme social fa quindi ridere, è come Sanders che tuona contro gli oligarchi. Siamo indietro, su tutto. Siamo spiazzati, manipolati, travolti e sconcertati. È come una finestra sul futuro, dove il potere si ridistribuisce in modo mai visto, e tutto subisce un’accelerazione nella grande partita che stabilisce chi vince e chi perde nel gioco delle influenze politiche. È il nuovo modo di fare le cose nell’era del trumpmuskismo. Prima, ci volevano mesi di discussioni, dibattiti, tutto trapelava lentamente sui media, i quotidiani cartacei… ora c’è un megafono. Potente. Manipolatore. Di destra. E quel megafono si chiama Musk, in combo micidiale con Trump: una coppia che sta riscrivendo le regole su cultura, media e politica.
Luca Ciarrocca
Giornalista e direttore di Italia.co
Mondo - 20 Dicembre 2024
Nell’era del trumpmuskismo siamo travolti e manipolati: così si riscrivono le regole del gioco
“È pazzesco che Salvini venga processato per aver difeso l’Italia”, interviene al solito a gamba tesa Elon Musk con un post su X il giorno del processo Open Arms. Certo, che il patron di Tesla sborsasse 44 dei suoi tanti miliardi di dollari comprando Twitter per influenzare la politica americana era ovvio, ma che manipolasse anche la politica italiana, con prevalenza agli attacchi ai giudici, chi l’avrebbe detto? Non sta zitto nemmeno con la politica in Germania. Una utente tedesca di X ha scritto: “Il candidato cancelliere (Friedrich Merz della CDU) attacca Musk e Milei” così lui, alle 2 di notte (ora Usa), risponde: “Soltanto l’AfD può salvare la Germania”. Altro che Salvini, siamo al confine coi nazi, ecco l’agenda politica globale dell’uomo più ricco del mondo.
Elon Musk è ufficialmente il capo supremo: domina il business, comanda nei media (perché tutti lo rilanciano) e, almeno in questo momento – fino a quando litigheranno con Trump – sembra avere in mano il joystick di quello che si è trasformato in un gigantesco videogioco a sfondo politico. Questo mix esplosivo di potere su così tanti aspetti della società è qualcosa di mai visto prima. “L’America è un’oligarchia di ricchi e potenti”, è l’opinione del vecchio senatore socialista Bernie Sanders: “Siamo come la Russia di Putin. Mai prima nella storia americana così poche persone hanno avuto così tanta ricchezza e così tanto potere”. Va bene, lampante, è sempre stato così.
Mi metto nei panni dei trumpiani e dei meloniani, di molti amici con cui ho difficoltà ultimamente a trovarmi d’accordo. Cosa dicono, e pensano? Ecco: “Sì, c’è un’oligarchia negli Stati Uniti, non è una novità. Ma si tratta di un discorso semplicistico, antiquato, senza senso. Il mondo è sempre stato nelle mani dei ricchi. Se si vuole fare un confronto tra Russia, Cina e Stati Uniti, è vero che tutti hanno oligarchi. Questo non è importante. La domanda è: in quale delle tre grandi potenze si vive meglio? E dove vive Sanders? È un ipocrita”.
Il problema di Sanders – il cui partito democratico peraltro ha ricevuto soldi a palate da miliardari liberal – è che sogna ad occhi aperti nel mondo, obsoleto, della sua giovinezza comunista, dove la retorica leninista-marxista e anticapitalistica dei ricchi contro i poveri poteva influenzare le masse proletarie e fare rivoluzioni, ad esempio a Cuba. Oggi Sanders è un dinosauro della politica. E conta zero. La verità è che i dem americani (e anche gli italiani) sono all’angolo, privi di idee nuove utili, troppo legati a vecchi schemi. Con il trumpmuskismo dilagante rischiano di non governare per anni.
L’ultima riprova del potere di Musk (di cui il suo stesso boss comincia già a preoccuparsi, un mese prima di entrare alla Casa Bianca) l’abbiamo avuta ieri, uno spettacolo incredibile al Congresso Usa ma senza nessuna costituzionalità (a chi può importare una pergamena ingiallita del 1787?): con una valanga di tweet su X, Musk ha praticamente affondato un gigantesco progetto di legge bipartisan da 1.547 pagine, pensato per evitare lo shutdown del governo. Boom.
Il tutto è partito con un tweet di Elon alle 4:15 del mattino (sì, a quell’ora!) che ha raccolto 37 milioni di visualizzazioni. Sentenza del capo di DOGE: la legge sul finanziamento del budget per 3 mesi doveva essere affossata. E così è stato. Altro che commissioni parlamentari e voti di fiducia. È un tornado, e siamo solo agli inizi.
Intendiamoci, il successo dei post di Musk potrebbe essere un risultato naturale della sua fama e della natura ad alto tasso di provocazione dei suoi contenuti. Personalmente credo che ci sia un rischio concreto di manipolazioni algoritmiche non documentate, visto il controllo completo che Musk ha su X e la poca trasparenza del software, i tecnici lo chiamano ‘bias algoritmico nelle metriche di engagement’. Io non seguo Musk sul mio account X ma, guardo caso, dalla campagna elettorale di Trump in poi, ricevo moltissime notifiche e interazioni dirette dai suoi post. Lo trovo scandaloso, anche se per ora resisto e non vado su Bluesky come fanno in molti.
Parlare di neutralità delle piattaforme social fa quindi ridere, è come Sanders che tuona contro gli oligarchi. Siamo indietro, su tutto. Siamo spiazzati, manipolati, travolti e sconcertati. È come una finestra sul futuro, dove il potere si ridistribuisce in modo mai visto, e tutto subisce un’accelerazione nella grande partita che stabilisce chi vince e chi perde nel gioco delle influenze politiche. È il nuovo modo di fare le cose nell’era del trumpmuskismo. Prima, ci volevano mesi di discussioni, dibattiti, tutto trapelava lentamente sui media, i quotidiani cartacei… ora c’è un megafono. Potente. Manipolatore. Di destra. E quel megafono si chiama Musk, in combo micidiale con Trump: una coppia che sta riscrivendo le regole su cultura, media e politica.
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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.