Musica

Elodie: “A Sanremo il dramma d’amore. No, non sono incinta. Iannone? Quando va ai box sudato lo trovo sexy. Volevano fare di me Mia Martini, ma volevo essere leggera. Censura a Tony Effe orribile”

La cantautrice prima di Natale racconta come sarà il suo 2025 tra cinema e musica

Elodie tornerà sul palco del Teatro Ariston di Sanremo con “Dimenticarsi alle 7”. La cantante reduce dal singolo estivo “Black Nirvana” e dall’ultimo “Feeling”, in duetto con Tiziano Ferro, torna per la quarta volta in gara al Festival con un brano che anticiperà l’uscita in primavera dell’album. In estate sarà la volta di Elodie The Stadium Show che si terrà l’8 giugno 2025 allo Stadio San Siro a Milano e il 12 giugno 2025 allo Stadio Maradona a Napoli. Abbiamo incontrato l’artista per un saluto pre natalizio e per farci raccontare qualcosa di più di quello che sarà il suo 2025.

HO VOLUTO FORTEMENTE TIZIANO FERRO – “Penso che sia un periodo felice per me perché con ‘Black Nirvana’ sono riuscita ad agganciare Tiziano Ferro per ‘Feeling’… Ho preso l’aereo, l’ho costretto praticamente a fare un pezzo insieme. Ormai ho capito che sorridendo, ottengo delle cose, quindi lo faccio con piacere. Per me era importantissimo riuscire a duettare con un artista così importante della musica italiana. La sua musica mi ha cresciuta”.

IL MIO DISCO SARÀ DIVERSO – “Nel frattempo dobbiamo chiudere il disco. È un progetto per me diverso perché mette assieme quello che ho raccontato fino ad ora, ha un po’ di grinta in più, sia nella sonorità che nei testi. Abbiamo cercato con il mio team di mettere giù un racconto di me stessa che fosse diverso. Negli ultimi tempi ho notato che le mie canzoni erano un po’ indietro, rispetto al mio approccio alla vita. Così sto cercando di allinearle. Dal punto di sonorità sarà sicuramente più strong, anche dal punto di vista dei testi. A me le sfide piacciono. Dopo il Festival 2017 non sapevo più cosa fare. Mi sentivo appesantita, mi sembrava di essere mia zia e non volevo sentirmi quel peso addosso. Piuttosto che continuare così sarei tornata a fare la cubista. Volevano fare di me una Mia Martini a 25 anni e io volevo essere leggera e felice“.

A SANREMO TRA CHIC E DRAMMA – “Non vedo l’ora di fare il Festival di Sanremo, quest’anno più degli altri anni perché c’è un pezzo che io amo molto perché racconta due lati di me: quello un po’ drammatico’, come solo l’amore sa essere e no non sono incinta (ride, ndr) e il mio lato più chic. La musica di questo pezzo mi rappresenta molto. Per la prima volta ho messo il becco sulla produzione, che è una cosa che non è mai successo prima, ma no perché non avessi la possibilità, ma perché fino a che non viene l’idea giusta è inutile. Questa volta avevo l’idea. Questo pezzo racconta i miei gusti musicali, ci sono le mie reference, le mie notti…”.

DUE FILM IN ARRIVO – “Nel 2025 ci sarà anche la mia partecipazione al film di Mario Martone “Fuori”, una piccola parte vicino alla grandissime Valeria Golino e Matilda De Angelis. Due attrici che stimo, due donne grande potenza, quindi un film femminile. L’ho visto da poco ed è commovente, sono incredibilmente spiazzata dalla scelta di Mario Martone di volermi in questo cast. Questo autunno ho girato un altro film, un thriller, di Lucio Pellegrini, “Performance”, con Adriano Giannini e Eduardo Scarpetta”.

Il PROGETTO LEGATO AL QUARTACCIO – “Tengo molto al progetto che abbiamo fatto insieme alla scuola, nel mio quartiere, al Quartaccio, e si chiama “Prendersi cura”. Cosa facciamo? Aiutiamo i ragazzi e i bambini a capire qual è il loro talento e a lottare contro la povertà intellettuale ed educativa. Conosco quel mondo da vicino, quindi capisco la difficoltà di chi vive in quella dimensione. C’è sempre tempo per recuperare e dare una mano per aiutare gli altri”.

IANNONE AL BOX SUDATO È SEXY – “Ho paura della velocità, anzi la odio. In auto gli chiedo di non superare i limiti di velocità. Anche il rombo del motore mi mette ansia. Però c’è un lato positivo. Lo accompagno spesso alle gare e quando torna ai box tutto sudato lo trovo molto sexy”.

TONY EFFE? CENSURA ORRIBILE – “La trap è un genere talmente macro che c’è chi la fa con stile e altri meno, non tutti hanno la stessa penna, gusto e bravura e io ascolto solo quelli bravi. È come il cinepanettone: fa incassi ma non sempre è riuscito. L’arte però è libera e la censura è stata orribile, va oltre le opinioni. Comunque stiamo parlando di canzoni, non di qualcuno che scende in strada col machete in mano”