È successo nella contea di Los Angeles. Da mesi gli Usa, e in particolare la California, stanno stanno registrando casi di bovini positivi all'aviaria
Erano due gatti domestici, vivevano nella stessa famiglia, ed erano stati segnalati come sospetti lo scorso 12 dicembre. E oggi il Dipartimento di Salute pubblica della Contea di Los Angeles (Lacdph) ha confermato che sono morti per l’influenza aviaria H5 dopo aver consumato lotti di latte crudo che erano stati ritirati dal mercato proprio per […]
Erano due gatti domestici, vivevano nella stessa famiglia, ed erano stati segnalati come sospetti lo scorso 12 dicembre. E oggi il Dipartimento di Salute pubblica della Contea di Los Angeles (Lacdph) ha confermato che sono morti per l’influenza aviaria H5 dopo aver consumato lotti di latte crudo che erano stati ritirati dal mercato proprio per essere contaminati dal virus dell’aviaria. Da mesi gli Usa, e in particolare la California, stanno registrando casi di bovini da latte positivi all’influenza aviaria e casi umani tra gli operatori degli allevamenti e si sta indagando anche su altri tre gatti che non avevano consumato latte crudo. Gli animali domestici avevano manifestato perdita di appetito, febbre e sintomi neurologici. Inizialmente sono risultati positivi all’influenza A che i funzionari hanno precisato essere rara nei gatti. Altri animali domestici della famiglia sono in quarantena.
Secondo Barbara Ferrer, direttrice del Lacdph, “il rischio di influenza aviaria H5 rimane basso nella contea di Los Angeles, ma questi casi confermati nei gatti domestici ci ricordano che il consumo di latticini e prodotti a base di carne cruda può causare gravi malattie nei gatti“. I gatti possono essere esposti all’influenza aviaria H5 anche consumando uccelli o altri animali infetti. Secondo le autorità sanitarie, “possono sviluppare una grave malattia che può includere febbre e sintomi neurologici ma può rapidamente progredire fino alla morte“. Quanto al rischio per l’uomo, per Ferrer, “può verificarsi la trasmissione del virus dell’influenza aviaria H5 da mammifero a mammifero – concludono gli esperti sul sito del Lacdph -. I gatti hanno trasmesso un altro ceppo influenzale agli esseri umani, ma non ci sono stati casi noti fino ad oggi di influenza aviaria H5 trasmessa dai gatti agli esseri umani all’interno di questa epidemia nazionale di influenza aviaria H5″.
Da ricordare che Robert Kennedy jr, che nella prossima amministrazione Trump vuole alla Sanità e che è noto per le sue posizioni no vax, vorrebbe che tutti consumassero latte crudo. Se non bastassero gli avvertimenti dei medici, i fatti di questi giorni (incluso il ricovero della bimba italiana oltre alla contaminazione da aviaria negli Usa) dimostrano chiaramente che il rischio del consumo di latticini crudi è elevato, soprattutto per i soggetti fragili come i bambini, e che non è quindi il caso di consigliarlo.