Il Ministero dell'Interno fa sapere che il tema della sicurezza è già ai "livelli massimi" dalla strage di Hamas del 7 ottobre 2023
“Non è la prima volta che accade sotto Natale. Non posso non partire dal dare la mia massima solidarietà all’intero popolo tedesco. È un tema col quale ci confrontiamo da anni. Dobbiamo essere attenti a come gestiamo le nostre politiche anche per come riusciamo a garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Anche questa è una […]
“Non è la prima volta che accade sotto Natale. Non posso non partire dal dare la mia massima solidarietà all’intero popolo tedesco. È un tema col quale ci confrontiamo da anni. Dobbiamo essere attenti a come gestiamo le nostre politiche anche per come riusciamo a garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Anche questa è una materia che riguarda la questione della sicurezza”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivando al vertice Nord-Sud di Saariselka, nella Lapponia finlandese, commenta quanto accaduto in Germania, dove nella sera del 20 dicembre un’auto – guidata dall’attentatore saudita anti-Islam Taleb Al Abdulmohsen – si è lanciata a tutta velocità sulla folla ai mercatini di Natale di Magdeburgo, causando vittime e centinaia di feriti. Solidarietà e auguri di pronta guarigione ai feriti anche da parte del ministro della Difesa Guido Crosetto, che definisce “brutale” l’attacco a Magdeburgo. “Condanniamo fermamente ogni forma di violenza e partecipiamo al dolore dei familiari delle vittime e di tutto il popolo tedesco”, ha dichiarato su X.
Il tema della sicurezza è già ai “livelli massimi” dalla strage di Hamas del 7 ottobre 2023, fanno sapere fonti del Ministero dell’Interno, con le attività di “prevenzione dal rischio attacchi terroristici” e il “presidio degli obiettivi sensibili”. L’indicazione del Viminale e Prefetti e Questori era e resta quindi quella di mantenere il “massimo livello” e aggiornare in continuazione i “dispositivi di sicurezza” a difesa di “manifestazioni” o “eventi pubblici” e degli “obiettivi sensibili” come sinagoghe, uffici della rappresentanze diplomatiche e consolari, ministeri, aeroporti, porti, centri commerciali e luoghi di aggregazione. Sono 28mila quelli censiti dal Ministero all’indomani del pogrom di Hamas in Israele, di cui 250 ritenuti di “prima fascia”. L’attentato in Germania non modifica gli assetti della pubblica sicurezza nazionale decisi da Roma perché il 7 ottobre 2023 è già stato considerato lo “spartiacque” su cui tarare i livelli d’allerta che nell’ultimo anno non sono mai stati ridotti.
Vicinanza alla Germania arriva anche dagli Stati Uniti, “sconvolti e rattristati” dall’attacco, ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller, assicurando che gli Usa “sono pronti a fornire assistenza mentre gli sforzi di recupero continuano e le autorità indagano su questo orribile incidente”. Di segno diverso invece il commento del futuro consigliere di Donald Trump, Elon Musk, che su X ha attaccato Scholz: “Dovrebbe dimettersi immediatamente. Incompetente idiota“. Un messaggio che arriva poche ore dopo l’endorsement al partito di estrema destra AfD, definito “l’unica speranza per salvare la Germania“. Non è la prima volta che il fondatore di Tesla insulta il cancelliere tedesco, che aveva definito “stupido” anche quando era scoppiata la crisi del governo che porterà ad elezioni anticipate. Sulla strage a Magdeburgo interviene anche il segretario generale della Nato Mark Rutte, che parla di “scene orribili”, e spiega di avere contattato “Olaf Scholz per porgere le mie condoglianze. I miei pensieri sono con le vittime e le loro famiglie. La Nato – dice – è con la Germania”. Solidarietà anche dall’Arabia saudita, il Paese dove è nato l’attentatore, in Germania dal 2006. “Il regno esprime la sua solidarietà al popolo tedesco e alle famiglie delle vittime”, ha scritto il ministero degli Esteri su X, esprimendo rifiuto per la violenza e augurando ai feriti una pronta guarigione.