Rissa nel parlamento a Taiwan, dove i deputati si sono azzuffati, spintonati e si sono tirati addosso acqua per una legge che entrambe le parti in causa ritengono essenziale per il “sistema democratico” dell’isola. I deputati del Partito Democratico Progressista (Dpp) del presidente, Lai Ching-te, che formano un governo di minoranza, si sono barricati nell’aula parlamentare, sbarrando gli ingressi con sedie ammucchiate, nel tentativo di bloccare tre emendamenti presentati dall’opposizione del Kyomintang (Kmt), considerato “amichevole” con Pechino, e dell’alleato Partito del Popolo di Taiwan (Tpp) che stravolgerebbero il disegno di legge del Dpp, rendendo più difficile agli elettori estromettere funzionari eletti che si rivelassero inadeguati.
Alcuni deputati del Dpp hanno gridato alla “dittatura parlamentare”. “Se il Kuomintang approva con la forza gli emendamenti il meccanismo democratico di controllo e aggiustamento scomparirà e causerà anche danni significativi e irreversibili alla società civile e al sistema democratico di Taiwan”, ha affermato il partito al governo in una dichiarazione. Da parte sua il Kmt, considerato su posizioni “amichevoli” nei confronti di Pechino, sostiene che gli emendamenti impedirebbero abusi del potere di richiamo nei confronti di funzionari. Han Kuo-yu, l’attuale presidente del parlamento, membro del Kmt, è stato estromesso nel 2020 da sindaco della città meridionale di Kaohsiung in seguito di una fallita candidatura presidenziale.
Contro gli emendamenti del Kuomintang, fuori dal parlamento di Taipei migliaia fuori dal parlamento di Taipei migliaia di persone si sono radunate per una manifestazione.

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