Ci troviamo a Lido Salpi, alle porte di Manfredonia, in provincia di Foggia. È fine ottobre e una turista tedesca si accorge della presenza, lungo la costa, dei richiami acustici, particolari dispositivi – vietati – che ricreano il verso degli uccelli per attirare altri volatili. La donna inizia a fare un video col telefono e in pochi secondi sorprende un presunto cacciatore – senz’altro un bracconiere – col fucile in mano, appostato tra i cespugli. La turista gli urla di andare via, ma l’uomo le risponde con alcuni insulti, le dà della pazza, la minaccia (“ora ti sparo”) e alla fine, dopo aver preso una spranga di legno a forma di croce, la colpisce in modo violento. Dal racconto fatto dalla donna – che non ha sporto denuncia – il bracconiere ha tentato di cancellare il video dal cellulare, senza riuscirvi, poi gliel’ha restituito.
L’area in cui è avvenuta l’aggressione è identificata da Ispra come uno dei peggiori blackspot del bracconaggio in Italia, soprattutto per la caccia notturna in aree protette, per l’uso di richiami acustici e reti a terra. Nonostante ciò, le associazioni che si occupano di tutela degli animali e dell’ambiente hanno denunciato più volte la riduzione progressiva della presenza sul territorio di forze dell’ordine. Da quanto si apprende, il reparto specializzato dei carabinieri (Soarda) ha addirittura cessato la propria attività nell’area.
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