Si prevedono milioni di richieste di rimborso provenienti dagli utenti di tutto il mondo
“Ridateci i soldi truffatori“. Sono numerosi i commenti di utenti inferociti sotto i profili social di Dazn per i problemi riscontrati durante la trasmissione dell’attesissimo incontro di pugilato tra l’ucraino Olexandr Usyk (poi vincitore) e l’inglese Tyson Fury.
“Il vostro servizio è vomitevole”. L’ennesima figuraccia della celebre piattaforma di streaming. Durante il quarto round del match valevole per il campionato mondiale dei pesi massimi di boxe, il segnale del broadcaster si è interrotto e non è più ripreso. Doveva essere l’evento più importante dell’anno trasmesso dalla piattaforme e invece si è rivelato un autentico disastro. “Aspettiamo mesi per vedere un incontro e, pur avendo già un abbonamento, devo anche pagare nuovamente per guardare il match. E questo è il risultato?”. Già perché in tutto questo, gli appassionati hanno dovuto pagare oltre 20 euro (non bastava l’abbonamento, ma bisognava acquistare l’evento) per vedere il match-rivincita della sfida di maggio scorso, vinta da Usyk. Un disservizio, quello di Dazn, che non ha precedenti e che costerà carissimo alla piattaforma a livello non solo di credibilità, ma anche economico: si attendono milioni di richieste di rimborso provenienti dagli utenti di tutto il mondo.
Un esempio recente dopo l’inadeguatezza del broadcaster nella gestione dei momenti drammatici relativi al malore occorso a Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter: tutta Italia era incollata al televisore in attesa di aggiornamenti sulle condizioni del ragazzo, ma Dazn ha optato per la trasmissione della sola immagine fissa dello stadio Franchi desolato, il campo verde e il microfono ambientale in sottofondo, senza commenti. L’urgenza del servizio giornalistico in un momento del genere è venuta gravemente a mancare.