Calcio

I vertici del Milan si espongono: “Inter andata in bancarotta dopo lo scudetto. Addio di Maldini necessario per la visione di Cardinale”

Il progetto rossonero spiegato in un documento pubblicato dalla Harvard Business School

“Non sto cercando di americanizzare l’Ac Milan“. Gerry Cardinale, proprietario del club attraverso Red Bird, ha provato a spiegare il proprio progetto sui rossoneri nel documento pubblicato dalla Harvard Business School in cui analizza il caso AC Milan, che contiene dichiarazioni anche dell’amministratore delegato dei milanesi Giorgio Furlani. “Sto cercando di introdurre alcuni elementi americani […]

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“Non sto cercando di americanizzare l’Ac Milan. Gerry Cardinale, proprietario del club attraverso Red Bird, ha provato a spiegare il proprio progetto sui rossoneri nel documento pubblicato dalla Harvard Business School in cui analizza il caso AC Milan, che contiene dichiarazioni anche dell’amministratore delegato dei milanesi Giorgio Furlani.

“Sto cercando di introdurre alcuni elementi americani che possano portare il Milan al livello successivo in modo costruttivo. – ha affermato il numero uno rossonero – Sto anche concentrando più attenzione sulla Serie A. Sono curioso di vedere come possiamo aiutarli a negoziare accordi sui media internazionali. Negli Stati Uniti c’è una relazione diversa tra i proprietari delle squadre e le leghe. Qui ci sono più livelli: Serie A, la Figc, Uefa, Fifa… È lì che c’è la curva di apprendimento per me. A casa mia avrei potuto fare tutto questo a occhi chiusi”.

Sugli obiettivi del club milanese: “Vincere campionati ovviamente. Ma bisogna bilanciare questo con il ‘vincere con intelligenza’. L’Inter ha vinto lo scudetto l’anno scorso e poi è andata in bancarotta, è questo davvero quello che vogliamo?”.

Riguardo alla scelta di nominare Giorgio Furlani amministratore delegato: “Lui pensa come pensiamo noi in RedBird. Ha una formazione da investitore, italiano ma istruito e formato negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Ho capito che l’elemento più importante del ruolo di ceo nel calcio europeo è la responsabilità finanziaria e la capacità di integrare le prestazioni in campo e fuori dal campo. Portare una sofisticatezza finanziaria disciplinata nel mercato dei trasferimenti dei giocatori e mantenere una posizione positiva di flusso di cassa: questo è il fulcro della nostra tesi di investimento, ed è qui che entra in gioco Giorgio”.

Proprio l’AD rossonero, interpellato sull‘addio di Maldini, ha dichiarato: “È stata una decisione storica quella di lasciarlo andare, per quello che ha significato per il club e per la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione che Gerry aveva per il club dovevamo cambiare e andare avanti”.