Lo avevano soprannominato “l’Imperatore” perché per quasi quarant’anni è stato il dominus della politica in Val d’Aosta, di cui è stato presidente per sei volte. E’ morto a 76 Augusto Rollandin, Guste come veniva chiamato nel francoprovenzale della sua regione. Da circa un anno era ricoverato in una struttura sanitaria a Brusson, dove era nato. Rollandin è stato anche senatore nella legislatura dal 2001 al 2006 eletto con la lista “Per l’Autonomia“, il partito regionale che aveva fondato dopo aver abbandonato l’Union valdotaine, che ha guidato per decenni. L’Imperatore, che fino al 2014 ha continuato a fare anche il suo lavoro (quello di veterinario), è stato più volte assessore regionale e anche presidente della Compagnia valdostana delle acque. Con 13.907 preferenze nel 2013 è stato il candidato più votato di sempre alle Regionali valdostane.

Coinvolto in varie inchieste giudiziarie. L’ultima finì nel 2022 quando la Corte di Cassazione confermò il proscioglimento (per prescrizione del reato) dall’accusa di corruzione dopo una condanna a 4 anni e mezzo in primo grado. Nel 2021 invece la Corte dei Conti lo aveva condannato al pagamento di 2,4 milioni di euro per danno erariale dovuto all’erogazione di finanziamenti da parte della Regione al Casinò di Saint Vincent. In precedenza, nel 1994, era stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 16 mesi di reclusione per abuso d’ufficio.

“Augusto Rollandin è stato per tutta la sua vita un uomo delle istituzioni, un autonomista, profondamente radicato alla sua terra, la Valle d’Aosta, per la quale ha sempre messo a disposizione il suo impegno politico” ricorda il presidente della Regione Val d’Aosta Renzo Testolin. “Quella di oggi – continua – è una perdita per tutta la nostra comunità. A nome della giunta e mio personale, esprimo le più sentite condoglianze e sincera vicinanza alla famiglia”. Rollandin lascia la moglie e due figli.

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