Era seduta su una panchina insieme ad altre persone quando, a causa di una forte raffica di vento, l’albero è crollato. Una donna di 45 anni è morta a Roma, all’interno del parco Livio Labor, in via Cesare Massimi nella zona dei Colli Aniene. Su di lei si è abbattuto un albero ed è morta sul colpo. Era insieme ai suoi tre figli, che non sono rimasti feriti e sono stati momentaneamente affidati a una conoscente della vittima. Un’altra donna è rimasta ferita ed è grave: anche lei era seduta sulla stessa panchina. La vittima è Francesca Ianni, 45 anni, architetta, viveva in Belgio ed era venuta nella Capitale per le vacanze di Natale. Nel parco, che ha un’area giochi per i bambini, c’erano diverse persone. Secondo una testimonianza si è sentito un forte rumore, come un boato. La donna ferita è ricoverata all’ospedale Umberto I. Trasportata in codice rosso, è in gravi condizioni. I tre figli della vittima, che in quel momento si trovavano presso l’area giochi, sono rimasti illesi. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è recato al policlinico Umberto I. “Siamo sgomenti per la tragica morte di Francesca Ianni avvenuta a causa della caduta di un albero nel parco di Colli Aniene. È una tragedia che addolora tutta Roma su cui deve essere fatta piena luce. Esprimo il mio profondo cordoglio e – si legge in una nota – quello della Città ai familiari”.
L’inchiesta – Sul posto sono subito arrivati i vigili urbani, la polizia e la protezione civile. La procura ha immediatamente aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. Il pm di turno, Mario Dovinola, ha disposto il sequestro dell’intera area. Nei mesi scorsi i pm di piazzale Clodio avevano chiuso le indagini, che vedono 23 indagati, per alberi e rami caduti nella Capitale fra marzo 2023 e marzo 2024. Le accuse contestate in quell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, a vario titolo e a seconda delle posizioni vanno dal disastro colposo all’omicidio colposo. Un anno fa il forte vento aveva provocato la caduta di alcuni alberi: sei persone erano rimaste ferite e una donna era morta. Un platano si era spezzato a circa 1 metro e mezzo da terra ed era caduto travolgendo una donna di 82 anni, Teresa Veglianti, morta in seguito all’impatto.
La rabbia dei residenti – “Abbiamo chiesto l’illuminazione più volte, non l’hanno mai messa. Addirittura c’è una transenna abbandonata da tempo. Tutto il verde viene curato dai cittadini, volontari che cercano di mantenere il verde per i bambini, il muro dell’anfiteatro del parco sta crollando; addirittura il ponte dove giocano i bambini è solo transennato, ma i ragazzi ci vanno comunque a giocare” racconta una residente la cui casa si affaccia proprio sul parco Livio Labor. Sull’albero crollato “siamo abbandonati a noi stessi – prosegue – dal municipio ci hanno sempre risposto che avevano indetto gare di appalto per dare in gestione la cura del verde pubblico ma nessuno si è visto. Il tronco accanto era stato abbattuto da uno o due anni su suggerimento dei cittadini. Quello crollato sembrava in salute. Sono mancati i controlli chiesti più volte”. “Tre bambini senza una mamma, si poteva evitare. È vergognoso. Fate quello che vi pare, ma si poteva evitare. Tre bambini privati di una mamma… Questa storia deve finire”, ha urlato una donna del quartiere rivolgendosi all’assessora comunale all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, che si è recata nel luogo della tragedia. “Questa era una mamma come tante. Io passo sempre sotto gli alberi con il cane – ha detto la residente -, poteva succedere a me o a chiunque altro”. Quanto è successo “è vergognoso”, ha aggiunto un’altra abitante.
“Tragico incidente” – “Un tragico incidente che ci ha scosso molto e scuote anche la città. C’è una donna deceduta e una codice rosso in ospedale, che erano sedute sulla panchina di questo piccolo parco. L’albero venuto giù è un platano cipressino che non destava particolari preoccupazioni, come quelli ancora in piedi, anche con una chioma vegetativa. Nel corso degli anni il Servizio Giardini aveva abbattuto altri di questi platani perché ritenuti secchi e quindi ‘morti in piedI’. In questo caso l’ispezione visiva non dava questa preoccupazione – ha detto l’assessora all’Ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi arrivata sul posto – In realtà, vedendolo oggi caduto si vede perfettamente che c’è un ammaloramento importante dell’apparato radicale. Le radici sono secche e probabilmente tagliate nelle loro parti principali, presumibilmente con il rifacimento delle strade. In più questi tagli hanno portato a un attacco fungineo, quindi la pianta si è ammalata e ha avuto questa fine”, ha spiegato Alfonsi, aggiungendo che “ovviamente abbiamo già dato disposizioni per controllare tutto l’intero filare facendo delle prove di trazione immediate e poi aprendo l’asfalto, perché serve rivedere l’apparato radicale. Con i nuovi lavori stiamo facendo particolare attenzione. In una allerta meteo poi ci sono delle raccomandazioni da rispettare”.