Scuola

Abbiategrasso, riammesso a scuola lo studente che aveva aggredito il prof: “Irregolarità nel processo che ha portato alll’espulsione”

L'Urp ha deciso di riammettere il ragazzo perché nella decisone non sono stati coinvolti i genitori del ragazzo

L’Ufficio Scolastico Regionale (Urp) ha deciso di riammettere in classe lo studente sedicenne di Abbiategrasso, in provincia di Milano, protagonista di un episodio di violenza avvenuto lo scorso 15 ottobre, durante il quale aveva aggredito un suo professore. L’organo di garanzia regionale, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giornale, è intervenuto contro la decisione presa […]

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L’Ufficio Scolastico Regionale (Urp) ha deciso di riammettere in classe lo studente sedicenne di Abbiategrasso, in provincia di Milano, protagonista di un episodio di violenza avvenuto lo scorso 15 ottobre, durante il quale aveva aggredito un suo professore.

L’organo di garanzia regionale, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giornale, è intervenuto contro la decisione presa dall’istituto scolastico di espellere definitivamente l’allievo. Secondo l’Urp, la misura punitiva dell’espulsione andava rivista, in quanto è emerso che nella decisione di espulsione non sarebbe stata coinvolta adeguatamente la famiglia del ragazzo, che non era stata inclusa nella composizione allargata del consiglio di classe, la quale avrebbe dovuto valutare le circostanze e le eventuali misure disciplinari.

L’Urp ha inoltre sottolineato come la mancata partecipazione dei familiari del ragazzo al processo decisionale fosse una violazione dei principi di coinvolgimento delle famiglie nelle questioni scolastiche, soprattutto quando si tratta di misure così gravi. Questo aspetto ha pesato nella decisione di annullare l’espulsione, ritenendo che la situazione meritasse una nuova valutazione, che tenesse conto della situazione complessa del giovane.

Il ragazzo dopo l’episodio in cui aveva spaccato il naso al professore durante una lezione è stato seguito da un neuropsichiatra e continua a seguire un percorso educativo a casa, senza frequentare la scuola, mentre i suoi legali hanno fatto pressione affinché la sua espulsione venisse revocata. I familiari del ragazzo, infatti, hanno contestato la severità della punizione e sollevato dubbi sulla sua effettiva efficacia, chiedendo un trattamento più attento alla sua condizione psicologica e comportamentale.

Questa vicenda era stata seguita con particolare attenzione anche a livello ministeriale. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, si era espresso pubblicamente in favore del docente aggredito, Rocco Latrecchiana, mostrando solidarietà nei suoi confronti. In un’intervista al Corriere della Sera, Latrecchiana aveva parlato della sua esperienza traumatica e rivelato di stare considerando seriamente la possibilità di abbandonare l’insegnamento, a causa dell’incidente che lo aveva colpito.