Si chiamava André, aveva 9 anni e si era trasferito solo da pochi mesi in Sassonia-Anhalt con la madre Désirée, il compagno e i suoi quattro fratelli maggiori, lasciandosi alle spalle la piccola città bavarese di Floss. È lui la vittima più giovane dell’attentato ai mercatini di Natale a Magdeburgo, dove la Bmw guidata dal fanatico anti-Islam Taleb Al Abdulmohsen ha falciato la folla, uccidendo oltre a lui altre quattro donne di di 45, 52, 67 e 75 anni, originarie del posto e del Burgenland. André, nella sua nuova vita si era unito con entusiasmo anche all’associazione dei bambini dei vigili del fuoco. Il suo presente e il suo futuro però si sono spezzati brutalmente il 20 dicembre quando l’auto lo ha travolto.
La notizia della tragica morte del piccolo si è diffusa venerdì sconvolgendo le 3400 anime della sua comunità d’origine, che ora si raccolgono nel dolore e si stringono intorno alla famiglia. La madre, Désirée Gleissner, ha affidato il suo strazio a un messaggio pubblico su Facebook: “Lascia che il mio piccolo orsacchiotto voli di nuovo intorno al mondo. André non aveva fatto niente di male a nessuno. Ha vissuto solo 9 anni con noi. Perché? Non lo capisco”, ha scritto sul suo account cercando un modo per condividere il dolore e promettendo al figlio che continuerà a vivere nel suo cuore e in tutti quelli di coloro che lo hanno amato.
André andava a scuola regolarmente e, fino a qualche mese fa, a Floss faceva il chierichetto. Una breve vita contraddistinta, nelle descrizioni di famigliari e amici, da spensieratezza e curiosità come dovrebbe essere quella di un bambino di 9 anni. Ora le amiche della madre, Franzika e Anne, hanno avviato una raccolta fondi online per aiutare la famiglia a sostenere le spese per i funerali e affrontare “il viaggio nel dolore al proprio ritmo”. “André non vedeva l’ora che arrivasse il Natale. Voleva trascorrere l’ultimo fine settimana di avvento con la sua famiglia al mercatino di Magdeburgo. Ma non potrà mai spacchettare i suoi regali“, hanno scritto le due donne nel messaggio che accompagna l’iniziativa.
Tra le parole di cordoglio per André anche quelle dell’attore e dj tedesco Jan Leyk, affidate a Facebook. “Eri solo un bambino, innocente, appena affacciato alla scoperta del mondo, un mondo che avrebbe dovuto amarti e proteggerti. Invece ti ha deluso”, ha osservato Leyk, noto per il suo ruolo nella Berlin – Tag und Nacht, criticando poi chi strumentalizza la strage “per scopi politici“. “La tua tragedia deve farci fermare e riflettere su ciò che conta davvero: proteggere i nostri figli, proteggere le vite. La responsabilità ricade su chi ha il potere di rendere il Paese più sicuro. Non sono un politico, né un ideologo, sono solo un padre che si chiede: perché è successo? Perché nessuno ha protetto André e il suo futuro?”.