L'uomo aveva visto con la compagna due serie tv: quella di Eddie Redmayne "The Day of the Jackal" e il thriller di spionaggio di Netflix "Black Doves"
“Non sarebbe un bel lavoro fare la seria killer?”. Una frase buttata lì che ha destato non poche preoccupazioni nei giorni a venire nella mente di un marito. La vicenda è stata raccontata proprio dal diretto interessato alla scrittrice Jane Green del Daily Mail. L’uomo aveva visto con la compagna due serie tv: quella di Eddie Redmayne “The Day of the Jackal” e il thriller di spionaggio di Netflix “Black Doves“. Da qui la frase sibillina “incriminata” dettata dalla moglie
“L’altro giorno, dopo che un collega l’aveva fatta arrabbiare al lavoro, – scrive il marito preoccupatissimo a Lady Jane – è tornata a casa e ha detto, con un’espressione totalmente impassibile: sarei sinceramente felice se morissero. All’inizio ho liquidato la cosa come fosse humor nero. Ma la settimana scorsa era il suo compleanno e le ho regalato un nuovissimo set di coltelli da cucina giapponesi. Guardandola meravigliarsi, ho avuto un’improvvisa visione da incubo ossia che li avrebbe usati per farmi a pezzi! Ora non riesco a staccare gli occhi da loro per controllare cosa potrebbe fare”.
Da qui la “denuncia” dell’uomo che ha sottolineato di come la compagna abbia ormai delle strane abitudini e che, forse, potrebbe addirittura “essere uscita fuori di testa”.
Jane Green ha calmato all’istante il protagonista di questa storia: “Se ti fa sentire meglio, praticamente ogni donna che conosco è ossessionata dai veri crimini. Le donne passano gran parte della loro vita a imparare a convivere con la paura costante di tutti i modi in cui siamo vulnerabili”. Dunque è chiaro che non si tratta su questo piano di una vera e propria patologia.
Chiaro è, come specifica la scrittrice stessa, se dovessero avvenire degli episodi ancora più strani e spiacevoli è d’obbligo rivolgersi ad uno specialista, come sarebbe auspicabile fare.
Ma da qui a progettare un delitto dentro o fuori casa ce ne passa.