La sconfitta contro la Juventus sarà l'ultima dell'allenatore romano sulla panchina dei biancorossi, ultimi a 5 punti dalla zona salvezza
Si erano tanto amati, Nesta e Galliani. E probabilmente si vogliono bene ancora. Perché quello che hanno fatto insieme al Milan, uno da giocatore, l’altro da dirigente, non si dimentica, soprattutto per la caparbietà con cui il Condor riuscì a convincere Berlusconi ad acquistare il difensore nell’agosto 2002 dalla Lazio, con un esborso economico davvero […]
Si erano tanto amati, Nesta e Galliani. E probabilmente si vogliono bene ancora. Perché quello che hanno fatto insieme al Milan, uno da giocatore, l’altro da dirigente, non si dimentica, soprattutto per la caparbietà con cui il Condor riuscì a convincere Berlusconi ad acquistare il difensore nell’agosto 2002 dalla Lazio, con un esborso economico davvero importante. Ma quella è un’altra storia, è il passato. Il presente racconta che il binomio, Nesta-Galliani si intende, a Monza non andrà più avanti: lunedì 23 dicembre è stato infatti comunicato l’esonero di chi ha dovuto raccogliere l’eredità pesante di Palladino in panchina senza però dare la stessa continuità di rendimento.
La classifica parla chiaro: i brianzoli sono ultimi con 10 punti, a -5 dal Verona che rappresenta al momento la salvezza. Ecco, proprio il Verona è l’ultima (e finora unica) squadra allenata da Salvatore Bocchetti, il prescelto per sostituire Nesta sulla panchina dei lombardi, con un contratto che lo legherà al club fino a giugno2027. Anche Bocchetti è stato un difensore e anche Bocchetti è stato un acquisto di Galliani in rossonero: era il gennaio 2015, arrivò preso in prestito dallo Spartak Mosca ma non incise particolarmente (solo 9 presenze all’attivo). Era un altro Milan, però, e l’epopea berlusconiana, insieme con quella di Galliani, stava per arrivare al termine. Il rapporto lavorativo non durò, quello affettivo però sì: la stima c’è sempre stata, Bocchetti è stato seguito anche nel suo percorso da allenatore e alla fine si è deciso di puntare su di lui.
Il suo nome di recente era circolato ancora nelle stanze dell’Hellas per un eventuale avvicendamento con Paolo Zanetti, poi scartato. In Veneto, Bocchetti si ritrovò formalmente ad allenare come vice di Zaffaroni, non avendo ancora l’abilitazione per figurare come primo allenatore, ma fu sua la piccola impresa sportiva che permise ai gialloblù di vincere contro lo Spezia nello spareggio salvezza. Impresa cui è chiamato anche a Monza, dove troverà un ambiente simile: la società è solida (fa sempre capo al gruppo Fininvest) ma sta cercando finanziatori e non ha intenzione di investire molto, la squadra è sfiduciata per i risultati che non stanno arrivando, il gioco non è particolarmente incisivo, con tanti errori sotto porta. Vedere la partita contro la Juventus, quella decisiva per il destino di Nesta, per credere.
Bocchetti dovrebbe arrivare in queste ore a Monza per firmare il suo contratto e lì c’è già Akpa Akpro, il centrocampista di proprietà della Lazio a cui mancavano solo sei mesi per arrivare a scadenza: l’anno scorso era già in Brianza, torna per provare ad aiutare a raggiungere la salvezza. A proposito, sabato prossimo ci sarà un primo scontro diretto: la sfida contro un Parma ferito dai cinque gol subiti contro la Roma. Lo spettacolo non sembra essere garantito. La tensione, sì.