a firma di Chiara Caprio, responsabile media e relazioni istituzionali
In questi giorni a viaggiare da una parte all’altra dell’Italia non sono solo i fattorini che consegnano i regali prima del Natale, ma anche i camion carichi di agnelli destinati a finire sulle tavole di moltissimi italiani durante le feste.
E se bisogna di certo gioire del fatto che dal 2005 siamo passati da oltre 5 milioni di ovini macellati ogni anno a meno di 2, questo non significa che per quegli agnelli che vengono trasportati dall’estero verso i macelli di Toscana, Puglia e Lazio le condizioni siano meno crudeli.
Anche quest’anno il team investigativo di Essere Animali è tornato a Gonars, al confine con la Slovenia, per intercettare i camion che trasportano ovini provenienti soprattutto da Ungheria e Romania — Paesi da cui nel solo mese di dicembre 2023 abbiamo importato circa 50 mila agnelli su un totale di 98 mila.
Un camion in particolare li ha colpiti, si trattava di un mezzo targato Romania dell’azienda Margineana. Al momento del controllo degli investigatori, l’autista ha aperto una delle portiere e subito un agnello è caduto sulla piazzola dell’autostrada: gli animali erano troppi, ammassati gli uni sugli altri e con le teste schiacciate sulle partizioni superiori. Non solo: i beverini a disposizione non erano adeguati, perciò gli animali non potevano dissetarsi, e la lettiera, sporchissima, era carica di feci e urine. Alle orecchie di alcuni agnelli pendevano marche auricolari applicate con il fil di ferro, in modo del tutto irregolare.
A insospettire gli investigatori sono state anche le condizioni di salute di moltissimi animali, che avevano il naso pieno di muco ed evidenti problemi respiratori. L’autista ha raccontato che l’allevamento di partenza sarebbe stato infestato dalla blue tongue, una malattia infettiva, e che per evitare che con l’aggravarsi dei sintomi gli animali non fossero più adatti alla macellazione, il titolare ha caricato più animali del consentito.
I nostri investigatori hanno segnalato il camion al Comando di Fano della polizia stradale e le autorità sono intervenute per fermare il camion, che è stato sottoposto a controllo.
Non è la prima volta che Essere Animali documenta problematiche come sovraffollamento, beverini inadeguati, sporcizia a bordo di questi mezzi, ma il problema alla base dei trasporti di animali vivi è la mancanza di tutele adeguate a livello legislativo.
Attualmente la normativa Ue sul trasporto di animali vivi è oggetto di revisione da parte della Commissione, che ha già formulato una proposta su cui Stati Membri e Parlamento europeo dovranno esprimersi entro la fine del 2025.
Purtroppo la proposta della Commissione europea è ancora del tutto insufficiente, perché non affronta i nodi reali che permetterebbero di migliorare concretamente questa situazione sempre più drammatica. Le nostre richieste sono molto chiare: le ore di trasporto devono essere drasticamente ridotte, vanno fermati i trasporti verso paesi extra Ue e bisogna abbandonare la pratica crudele del trasporto su lunga distanza.
Quella che abbiamo davanti è un’occasione storica per mettere fine alle crudeltà dei trasporti. Governo italiano e Parlamento europeo possono fare molto per migliorare le leggi a tutela degli animali. Firma la nostra petizione per chiedere che facciano la propria parte.