Il rocker torna sul dibattito legato alle nuove norme stradali
Vasco Rossi dopo il botta e risposta a distanza con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini in merito al nuovo Codice della Strada, è tornato sul tema in una intervista rilasciata a La Repubblica.
“Ho voluto provocare il dibattito e attirare l’attenzione sperando ancora che il ministro ci ripensi e rinunci – ha detto Vasco – a quella assurda, propagandistica modifica della vecchia legge che prevedeva già il ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di cannabis. Ma dopo una settimana si guida perfettamente lucidi. È una cosa inaccettabile che dovrebbe essere evidente a chiunque! Qui non si salvano vite, ma se ne rovinano molte altre. Viene introdotta una ingiusta caccia a comportamenti, peraltro perfettamente legali, come l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico“.
Il cantante di Zocca si era lanciato nei giorni scorsi in un attacco diretto contro il leader leghista, colpevole di voler criminalizzare chiunque utilizzi cannabis per uso privato anche senza mettere a rischio l’incolumità altrui: “Allora ragazzi il ministro Salvini, il ministro Matteo Salvini, in questo 14 di dicembre, da domani sera, prossimo weekend, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo è il ministro Salvini, lo ha deciso per il vostro bene, naturalmente”.
La risposta di Salvini è stata immediata: “lo adoro come cantante. Tutti i tipi di droga fanno male. Vorrei che non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c’è da ridere quando si parla di alcol e droga. Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, però è un codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite”.
Vasco Rossi si reca spesso in America, dove a Los Angeles, ha uno studio e una casa dove trascorre qualche mese all’anno. Dopo le elezioni di Trump, l’artista ha notato come “i progressisti comunque non riescono a dare una visione per questo gli elettori finiscono per affidarsi al personaggio ‘forte’, a quello che le spara più grosse. Io poi credevo che una donna avesse più chance, mi sembrava davvero una grande occasione per Kamala Harris, e invece è andato tutto in un’altra direzione che non mi aspettavo assolutamente”.