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Gaza, il presidente d’Israele chiede un accordo “con tutti i mezzi”. Ma Tel Aviv e Hamas si scambiano accuse su chi lo sta boicottando

Per Hamas, Israele ha imposto "nuove condizioni" per ritardare l'accordo. La risposta di Tel Aviv: "I terroristi rinnegano gli accordi raggiunti"

Non è bastato, al momento, nemmeno l’appello del presidente israeliano Isaac Herzog a portare Hamas e Israele a un accordo prima della fine del 2024, come auspicato da tutte le parti nelle scorse settimane. Il partito armato palestinese ha accusato lo Stato ebraico di ostacolare l’intesa finale, stessa accusa mossa nel senso opposto da Tel […]

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Non è bastato, al momento, nemmeno l’appello del presidente israeliano Isaac Herzog a portare Hamas e Israele a un accordo prima della fine del 2024, come auspicato da tutte le parti nelle scorse settimane. Il partito armato palestinese ha accusato lo Stato ebraico di ostacolare l’intesa finale, stessa accusa mossa nel senso opposto da Tel Aviv.

Un accordo sugli ostaggi è da raggiungere “con tutti i mezzi”, ha detto il capo dello stato appellandosi alle parti in conflitto: “Chiedo ai nostri leader di agire con tutte le loro forze e con tutti i mezzi a loro disposizione per raggiungere un accordo”. Ma Hamas ha affermato che sono le “nuove” condizioni israeliane a ritardare l’accordo sul cessate il fuoco a Gaza: “L’occupazione ha imposto nuove condizioni, riguardanti il ritiro delle truppe israeliane, il cessate il fuoco, i prigionieri e il ritorno degli sfollati che hanno rinviato la conclusione di un accordo”.

Rispondendo alle affermazioni di Hamas, l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu incolpa invece il Movimento islamico di resistenza di aver ostacolato il raggiungimento dell’intesa. “L’organizzazione terroristica Hamas sta mentendo di nuovo – si legge in una nota – rinnegando gli accordi già raggiunti e continuando a rendere difficili i negoziati. Tuttavia, Israele continuerà instancabilmente nei suoi sforzi per riportare a casa tutti i nostri ostaggi”.

E secondo la tv pubblica israeliana Kan, in realtà Tel Aviv non ha ancora ricevuto da Hamas la lista degli ostaggi vivi e morti che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase di un eventuale accordo per il cessate il fuoco. Secondo Israel Hayom, inoltre, il gruppo palestinese che governa la Striscia sta facendo marcia indietro rispetto alle posizioni più morbide delle ultime settimane: “Hamas sta effettivamente facendo marcia indietro rispetto all’ammorbidimento che ha portato alla ripresa dei colloqui e sta ancora una volta chiedendo l’impegno di Israele a porre fine alla guerra come condizione”.