Anche i genitori di Giulio Regeni erano questa mattina in piazza San Pietro a Roma per ascoltare il messaggio urbi et orbi di Papa Francesco. Claudio e Paola Regeni, padre e madre del ricercatore friulano ucciso in Egitto nel 2016, si sono fatti fotografare con in mano uno striscione dedicato a loro figlio davanti al presepe allestito di fronte alla basilica. Le immagini sono state postate sui social per continuare a chiedere giustizia sul delitto rimasto tuttora impunito.

Sull’omicidio di Regeni è in corso un processo davanti alla Corte d’Assise di Roma. Imputati sono alcuni agenti della National Security egiziana: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim e il maggiore Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. “Numerosi sono i fatti obiettivi che documentano come la situazione dei diritti civili in Egitto sia ampiamente compromessa“, hanno scritto poche settimane fa i giudici, motivando il via libera all’acquisizione di una serie di verbali di testimoni egiziani sentiti sul caso Regeni e che per paura di ritorsioni non potranno essere ascoltati nel processo. Nell’ordinanza i magistrati – che anche giovedì ha sentito in aula una testimonianza drammatica – in tema di diritti civili i giudici citano rapporti di Amnesty International e Human Rights Watch del 2024, così come pronunciamenti del Parlamento europeo e dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

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