La Slovacchia è pronta ad ospitare i colloqui russo-ucraini per mettere fine alla guerra e per Mosca va bene. Vladimir Putin concede un’apertura a una risoluzione negoziale del conflitto a quattro giorni dal faccia a faccia con il premier Robert Fico durante il quale “si è parlato principalmente di un accordo di pace” in Ucraina, ha sostenuto il presidente della Russia.

E proprio Bratislava, stando alle parole del capo del Cremlino riportate dalla Tass, si sarebbe offerta di riunire intorno a un tavolo i due Paesi in guerra dal febbraio 2022, quando ebbe inizio l’invasione delle truppe di Mosca.

Ora, mentre Volodymyr Zelensky ammette che sarà impossibile riprendersi i territori occupati, anche Putin sembra iniziare a concepire la possibilità di fermare il conflitto. Ma se in Europa si insiste ancora nello spingere l’Ucraina sotto il profilo militare, gli Usa potrebbe essere pronti a una svolta con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca.

Si continua a parlare di una soluzione per il congelamento della guerra. Lo zar – come aveva fatto perfino Zelensky – va anche oltre, sostenendo che la Russia “cerca anche di porre fine” alla guerra. Il suo discorso è stato, come di consueto, in parte ambiguo.

Rispondendo a una domanda sul 2025, Putin ha rimarcato che la Russia continuerà nel raggiungimento di “tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale, questa è la priorità”. E ha sottolineato: “Sosterremo i nostri ragazzi. Mentre adesso stiamo parlando, loro stanno combattendo”.

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