Il macchinista di un treno ad alta velocità Tgv, in viaggio da Parigi a Saint-Étienne con 400 passeggeri a bordo, si è lanciato dal treno in corsa, togliendosi la vita. È successo la notte di Natale in Francia. Fortunatamente, i sofisticati sistemi di sicurezza del convoglio hanno evitato il deragliamento e protetto l’incolumità dei viaggiatori: “La SNCF si rammarica di confermare la morte di un macchinista ieri sera sulla linea ad alta velocità sud-est”, ha dichiarato la compagnia ferroviaria a Le Parisien. “L’uomo ha posto fine alla sua vita mentre il treno era in movimento. Tutta la famiglia dei ferrovieri è in lutto ed è molto segnata in questo giorno di Natale da questa terribile tragedia”.
L’uomo, un 52enne descritto come un “conducente esperto” e un rappresentante sindacale, ha lasciato sgomenti i colleghi, che lo ricordano come una persona sensibile: sono stati loro a spiegare ai media francesi che stava attraversando un periodo difficile. Le modalità del suicidio, avvenuto la notte della vigilia di Natale, hanno lasciato sgomenti i colleghi: “Non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia carriera”, ha commentato un ex dipendente della SNCF a Le Parisien. “Se un macchinista apre le porte del treno in movimento, non può che essere per togliersi la vita”.
I passeggeri a bordo non si sono accorti di nulla, se non quando il convoglio si è fermato automaticamente grazie a un sistema di sicurezza che rileva l’assenza del conducente ai comandi: “Le procedure automatiche di sicurezza ferroviaria hanno assicurato l’arresto del treno”, ha spiegato la SNCF in una nota. “La sicurezza dei passeggeri non è stata in alcun momento minacciata”. Il corpo del macchinista è stato ritrovato due chilometri a monte del treno, fermo sui binari nella località di Crisenoy.
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