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Sara Netanyahu nei guai, la procura vuole indagare su di lei: “Ha cercato di intimidire un testimone nel caso di corruzione del marito”

Su di lei anche altre accuse: ha incoraggiato gli agenti di polizia che hanno usato la violenza contro i manifestanti e ha maltrattato la segretaria del marito
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Il procuratore generale israeliano ha chiesto alla polizia di aprire un’indagine su Sara Netanyahu, moglie del primo ministro Benjamin, sospettata di aver interferito nel processo per corruzione in cui è coinvolto il marito.

L’indagine si concentra sul contenuto di un report investigativo secondo cui Sara Netanyahu ha inviato una serie di messaggi – scoperti dagli investigatori – a un ex collaboratore incaricato di organizzare proteste contro gli oppositori politici del marito e di intimidire Hadas Klein, un testimone chiave del processo.

Il rapporto, basato sulla corrispondenza del defunto assistente di Benjamin Netanyahu, Hanni Bleiweiss, per quanto riguarda la vicenda delle proteste orchestrate fa riferimento alla manifestazione fuori dalla casa di una famiglia il cui figlio pilota di caccia era stato ucciso in combattimento.

Non solo: Sara Netanyahu è anche accusata di aver incoraggiato gli agenti di polizia che hanno usato la violenza contro i manifestanti antigovernativi di aver maltrattato la segretaria di lunga data del premier, che è morta di cancro nel 2023.

Netanyahu, prima della diffusione del comunicato del procuratore, aveva pubblicato un video di quattro minuti in cui attacca i media per i presunti attacchi a sua moglie, accusandoli di “calunnie” contro di lui e la moglie.

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