Alpinisti esperti e appassionati, traditi dalla montagna che tanto amavano. Cristian Gualdi, 48 anni, e Luca Perazzini, 42 anni, sono i due alpinisti dispersi sul Gran Sasso e i cui corpi senza vita sono stati individuati questa mattina, dopo cinque giorni di ricerche del Soccorso alpino e speleologico rese difficili, se non addirittura impedite, dalle proibitive condizioni meteo.

Entrambi di Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, Gualdi era titolare della ditta Top Infissi di Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena), mentre Perazzini era un elettricista per l’azienda Nuova Cei di Santarcangelo. Nessuno dei due aveva figli. Cristian e Luca, amici da tempo, condividevano la passione per l’alpinismo e avevano compiuto diverse scalate insieme. In una foto pubblicata da Luca su Facebook, i due, con caschetto, corde e imbragature attorno alla vita, appaiono sorridenti in cima a una vetta innevata.

Domenica, mentre erano a circa 2700 metri di quota sul Gran Sasso, sono scivolati sul versante sud-est del Corno Grande, nel Vallone dell’Inferno. Le loro famiglie si sono recate in Abruzzo per seguire le operazioni di soccorso, più volte interrotte per il forte vento e gli accumuli di neve in quota. La comunità di Santarcangelo di Romagna ha tenuto il fiato sospeso sperando nel lieto fine della vicenda, conclusa tragicamente questa mattina con il ritrovamento dei due corpi senza vita.

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, individuati i corpi di Cristian Gualdi e Luca Perazzini
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