Il Presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier ha sciolto il Bundestag e ha indetto nuove elezioni per il 23 febbraio del prossimo anno. “In tempi difficili come questi” per la stabilità serve “un governo capace di agire e maggioranze affidabili in Parlamento”, ha dichiarato a Berlino.

Così facendo, il capo dello Stato federale ha accolto la formale richiesta avanzata dal Cancelliere federale Olaf Scholz dopo la sfiducia. Steinmeier ha fissato il voto anticipato, come precedentemente concordato dai capigruppo dei partiti Spd e Cdu/Csu. I tempi sono stabiliti dalla Legge fondamentale, la Costituzione tedesca. Secondo l’articolo 68, il Presidente federale può sciogliere il Bundestag entro 21 giorni su proposta del Cancelliere federale se questi viene sfiduciato dal Bundestag. L’articolo 39 prevede che le nuove elezioni si svolgano entro 60 giorni.

Steinmeier non ha sfruttato appieno i tempi a sua disposizione. Il Cancelliere Scholz ha perso il voto di fiducia in Parlamento il 16 dicembre, dopo la precedente implosione della sua coalizione composta da SPD, Verdi e Liberali della FDP. Prima di prendere la sua decisione, il Presidente federale ha avuto colloqui con i leader dei gruppi e delle fazioni parlamentari al fine di esplorare l’eventualità di possibili maggioranze nel Bundestag.

Nel suo discorso il presidente ha fatto un riferimento pur senza citarlo, al recente endorsement di Elon Musk all’AfD: “L’influenza esterna è un pericolo per la democrazia: sia quando è nascosta, come di recente nelle elezioni in Romania, sia quando è aperta e palese, come avviene attualmente in modo intenso sulla piattaforma X. La scelta elettorale spetta esclusivamente ai cittadini tedeschi aventi diritto di voto”, ha sottolineato Steinmeier, lanciato poi un appello a tutti i partiti affinché conducano una campagna elettorale “equa” e “trasparente”.

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