Confermate le indiscrezioni di Selvaggia Lucarelli. Se il Codacons dovesse ritirare le querele, “come sarebbe intenzionato a fare, la procura potrebbe riconsiderare le accuse alla Ferragni contenute nell’inchiesta che ha chiuso ad ottobre”
Per Chiara Ferragni il 2024 si chiude con un accordo con il Codacons che potrebbe cambiare il corso della vicenda processuale innescata dal “Pandoro gate”. Questa per ora è solo un’ipotesi, mentre è già realtà l’accordo raggiunto tra la influencer, il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, che l’avevano querelata per truffa dopo la vicenda del pandoro “Pink Christmas” realizzato dalla Ferragni con Balocco e delle uova di cioccolato di Pasqua “Dolci Preziosi”.
L’obiettivo dell’intesa, spiegano in una nota congiunta l’imprenditrice digitale e il Codacons, è quello di “porre fine a ogni reciproca contestazione e per favorire, più in generale, la distensione dei rispettivi rapporti”. Che cos’accadrà ora? Che il Codacons, parte offesa nell’ambito dell’indagine della procura di Milano su una presunta truffa aggravata, ritirerà la querela mentre la Ferragni risarcirà i consumatori – rappresentati dal Codacons e dall’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi – e in più verserà 200 mila euro in beneficenza ad un ente che si occupa di tutela delle donne vittime di violenza.
Ad anticipare che è era in corso una trattativa tra Codacons e Ferragni era stata Selvaggia Lucarelli, pochi giorni fa in un dettagliato articolo su Il Fatto Quotidiano. La giornalista aveva spiegato che l’accordo “potrebbe portare, in cambio di una grossa cifra a titolo di risarcimento dei consumatori il ritiro delle querele. E in tal caso la procura di Milano, riconosciuta la disponibilità dell’indagato per il risarcimento, potrebbe archiviare tutto”. Una tesi confermata oggi anche dal Corriere della Sera.
“L’accordo segna la duplice volontà delle parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, istaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse”, si legge ancora nel comunicato stampa. Per la Ferragni questo accordo, perfezionato dai suoi avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone, potrebbe aprire “la strada ad una soluzione giudiziaria dell’inchiesta penale in cui a Milano è indagata per truffa aggravata”, sottolinea il Corriere della Sera.
Tradotto in altre parole, se il Codacons dovesse ritirare le querele, “come sarebbe intenzionato a fare, la procura potrebbe riconsiderare le accuse alla Ferragni contenute nell’inchiesta che ha chiuso ad ottobre”. Oltre a al risarcimento dei consumatori e ai 200mila euro versati in beneficenza, il documento firmato dalle due parti prevede anche la partecipazione della Ferragni ad un evento nazionale legato al progetto del Codacons “Oltre il Silenzio”, per assistere e supportare le vittime di violenza di genere.