Un uomo su una barella legato e altri uomini in divisa che lo colpiscono ripetutamente. È il 9 dicembre scorso e il pestaggio viene ripreso da una bodycam. Il giorno dopo l’uomo, detenuto appena arrivato penitenziario di Marcy, è morto. La procuratrice generale di New York, Laetitia James, ha pubblicato le immagini di un uomo picchiato a morte dagli agenti in una prigione di New York. Robert Brooks, 43 anni, è stato dichiarato morto il 10 dicembre, la mattina successiva all’aggressione nel penitenziario di Marcy, nella contea di Oneida.

Il filmato mostra gli agenti che colpiscono ripetutamente Brooks al volto e all’inguine mentre è ammanettato su un tavolo medico. Mentre uno degli agenti usa una scarpa per colpire Brooks allo stomaco, un altro lo tira su per il collo e lo fa cadere di nuovo sul tavolo. Gli agenti gli tolgono la camicia e i pantaloni mentre giace immobile e insanguinato sul tavolo. Almeno 14 agenti coinvolti nell’aggressione rischiano il licenziamento, secondo quanto dichiarato dalla governatrice di New York Kathy Hochul, che si è detta “indignata e inorridita” dai video dell’”omicidio senza senso”.

James ha dichiarato che il suo ufficio sta indagando sull’uso della forza che ha portato al decesso, ma non ha detto se gli agenti coinvolti nel pestaggio dovranno affrontare accuse penali. “Questi video sono scioccanti e inquietanti e consiglio a tutti di prestare la dovuta attenzione prima di scegliere di guardarli”, ha dichiarato. Brooks stava scontando una condanna a 12 anni di carcere per aggressione di primo grado dal 2017, secondo il dipartimento. Era arrivato al Marcy Correctional Facility solo poche ore prima del pestaggio, dopo essere stato trasferito da un altro carcere statale, hanno detto i funzionari. In una dichiarazione, il presidente dell’Associazione degli sceriffi dello Stato di New York, Craig DuMond, si è detto “scioccato, come tutte le persone di buonsenso, dalle azioni” degli agenti penitenziari. “Nessun essere umano dovrebbe essere trattato in questo modo”, ha aggiunto.

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