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Gaza, il ministero di Hamas: “Israele ha arrestato il direttore dell’ultimo ospedale in funzione”. Tel Aviv non commenta

Ieri è iniziato il raid nell'area intorno al nosocomio Kamal Adwan, già si contavano 50 morti. Oms: "Struttura fuori servizio"

Dopo le bombe di ieri sganciate sull’edificio vicino all’ospedale Kamal Adwan (50 morti), ora l’ultimo grande nosocomio in funzione nella Striscia di Gaza sarebbe rimasto senza direzione. Le truppe israeliane avrebbero arrestato il direttore della struttura Hossam Abu Safiyeh. Ma il condizonale è d’obbligo: Israele tace e sul profilo Instagram del dottore è apparsa una […]

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Dopo le bombe di ieri sganciate sull’edificio vicino all’ospedale Kamal Adwan (50 morti), ora l’ultimo grande nosocomio in funzione nella Striscia di Gaza sarebbe rimasto senza direzione. Le truppe israeliane avrebbero arrestato il direttore della struttura Hossam Abu Safiyeh. Ma il condizonale è d’obbligo: Israele tace e sul profilo Instagram del dottore è apparsa una strana storia per smentire l’arresto.

A diffondere la notizia del fermo del personale sanitario, è stato il ministero della Sanità del governo di Hamas: “Le forze di occupazione hanno portato decine di membri del personale medico dell’ospedale Kamal Adwan in un centro di detenzione per interrogarli, compreso il direttore, Hossam Abu Safiyeh”, si legge in un comunicato del dicastero.

No commenti di Israele, la strana smentita via Instagram sul profilo del dottore – Contattato dall’agenzia Afp, l’esercito israeliano non ha rilasciato alcun commento immediato. Intanto, sul canale Instagram di Abu Safiyeh, è apparsa una storia per smentire la detenzione: “Tutto ciò che circola sull’arresto del dottor Hussam Abu Safiya è una notizia falsa”. La scritta appare su schermo nero, ad interrompere una clip video con i presunti testimoni dell’intervento Idf contro l’ospedale Kamal Adwan. Prima parla una donna gazawi che si presenta come una lavoratrice della struttura sanitaria, poi un dottore, fino alla brusca interruzione, con la scritta su sfondo nero per smentire l’arresto di Hussam Abu Safiya. “Grazie a Dio sta bene, ma le comunicazioni e la rete sono pessime”, aggiunge il messaggio.

L’arresto del direttore dell’ultimo grande ospedale in funzione e del capo della Protezione civile – Anche l’agenzia di difesa civile di Gaza ha riferito della detenzione di Abu Safiyeh. Secondo Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione civile, “arrestando il direttore dell’ospedale Kamal Adwan, decine di personale medico e tecnico e il direttore della Protezione civile del nord, l’occupazione ha completamente distrutto la spina dorsale medica, umanitaria e di soccorso nel nord di Gaza”.

24 ore fa l’inizio del raid nell’area intorno al nosocomio Kamal Adwan- “Una roccaforte chiave per le organizzazioni terroristiche“: con questa motivazione, ieri, l’esercito israeliano ha lanciato un’operazione nell’area della struttura sanitaria di Kamal Adwan. Hamas ha negato la presenza di suoi militanti nell’ospedale e ha accusato le forze israeliane di aver preso d’assalto la struttura.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità era l’ultimo ospedale operativo nel nord di Gaza, ma dopo l’intervento delle truppe di Tel Aviv non era più agibile: “fuori servizio”. Scriveva ieri l’Oms su X: “Il raid di questa mattina contro l’ospedale Kamal Adwan ha messo fuori servizio l’ultima importante struttura sanitaria nel nord di Gaza. I rapporti iniziali indicano che alcuni reparti chiave sono stati gravemente bruciati e distrutti durante l’incursione”.

Proseguono i raid Idf nella Striscia – L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno sette persone sono morte (con diversi feriti) in un bombardamento israeliano che stamattina ha colpito il campo profughi di Maghazi a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Secondo i media locali, l’attacco ha preso di mira la famiglia al-Naami e fra i morti ci sono dei bambini.

Le forze aeree israeliane hanno anche bombardato le tende di un insediamento di rifugiati a Mawasi, nella città di Rafah, nel sud della Striscia. I feriti sono stati portati all’ospedale Nasser nella città meridionale di Khan Younis.