Trending News

Vittorio Feltri scatenato contro il divieto di fumo all’aperto a Milano: “Cosa faccio, vado in giro con la bindella? Anche la mortadella fa male ma non la vietano”

Il direttore editoriale de "Il Giornale" e fumatore accanito, non le manda a dire al sindaco di Milano Beppe Sala, che ha introdotto nuove restrizioni al fumo in città che saranno in vigore dal 1° gennaio 2025

di F. Q.
Vittorio Feltri scatenato contro il divieto di fumo all’aperto a Milano: “Cosa faccio, vado in giro con la bindella? Anche la mortadella fa male ma non la vietano”

Vittorio Feltri, direttore editoriale de “Il Giornale” e fumatore accanito, non le manda a dire al sindaco di Milano Beppe Sala, che ha introdotto nuove restrizioni al fumo in città che saranno in vigore dal 1° gennaio 2025 per cercare di contenere sia i danni alla salute che il livello di inquinamento. Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. Interpellato dal Corriere della Sera sul nuovo divieto di fumare sigarette in tutte le aree pubbliche all’aperto, Feltri ha tuonato: “È una cosa ridicola, ma io per strada non fumo, devo essere seduto su un divano”.

E non si è tirato indietro sulla possibilità di disobbedire alle nuove regole: “Vedrò, forse disobbedirò. Qui siamo al proibizionismo più vecchio, come quello americano di cui ridiamo ancora”. Il giornalista ha poi minimizzato i rischi del fumo passivo, nonostante le conclamate evidenze scientifiche: “Per strada io devo poter fare quello che voglio. Non capisco dove sta il problema“. E riguardo alle polveri sottili prodotte dalle sigarette: “Io non ci credo. Se uno fuma tanto e gli viene un cancro al polmone lo capisco, ma che si raccontino queste favolette è ridicolo”.

Ma non è tutto. Feltri ha anche definito il divieto di fumo nei dehors “una follia”: “E allora facciamo la campagna perché la gente mangia la pizza che fa malissimo. Anche la mortadella fa male, ma non la vietano“, ha ironizzato. Il direttore de “Il Giornale” ha poi ricordato la legge Sirchia, che consentiva di fumare nei ristoranti con locale adibito e sistema di aerazione, e ha paventato un “aspetto ideologico” nella lotta al fumo: “Perché devo cambiare le mie abitudini? Per far piacere a Sala?”, ha chiesto provocatoriamente. Infine, non ha risparmiato critiche alla gestione della città da parte del sindaco: “Milano è immutata, anzi ora è piena di divieti”, ha affermato. “Le piste ciclabili sono un’arretratezza micidiale, Sala ha ridotto corso Buenos Aires in un macello”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Precedente
Precedente
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.