CALABRIA – Botti vietati per tutto il periodo delle festività natalizie a Reggio Calabria. Lo ha disposto il sindaco della città Giuseppe Falcomatà con un’ordinanza emessa il 24 dicembre scorso e che avrà vigore fino alle ore 24 dell’8 di gennaio. In particolare, il provvedimento prevede il divieto dell’uso di petardi, botti e artifici pirotecnici di qualunque genere in luoghi pubblici, soprattutto quelli interessati da un maggiore afflusso di persone. Oltre alle aree verdi e parchi pubblici, chiese, in occasione delle celebrazioni, il divieto riguarda diverse aree della città, interessate dallo svolgimento di concerti e manifestazioni, aree interessate dai mercatini di Natale. Le disposizioni riguardano tutte le aree interessate dal Capodanno Rai, “L’Anno che verrà”. “Oltre all’applicazione delle altre sanzioni penali e amministrative previste da leggi e regolamenti – è scritto nel provvedimento – la violazione della presente ordinanza è punita con una sanzione pecuniaria che va da 25 a 500 euro”. Al momento non si hanno notizie su analoghi provvedimenti adottati nelle altre principali città della Calabria.
MARCHE – Nelle Marche divieto di botti in tutti i capoluoghi di provincia e in altre città: diverse amministrazioni prevedono questa disposizione nel regolamento di polizia municipale, altre hanno emesso ordinanze specifiche. Ad Ancona, dove il divieto è previsto dal regolamento di polizia municipale, il Comune ha diffuso anche un appello del Garante degli animali per sensibilizzare la cittadinanza a non far esplodere botti anche per proteggere gli “amici a quattro zampe” in quanto “rumori particolarmente intensi spaventano e causano traumi agli animali”. Botti vietati da regolamento comunale anche a Macerata, Jesi. Ad Ascoli Piceno un’ordinanza del Comune dispone, in tutta l’area del centro storico in occasione dei festeggiamenti del Capodanno, il “divieto assoluto dalle 8 del 31 dicembre 2024 alle ore 24 del primo gennaio 2025 di accensione, lancio ed esplosione di petardi e prodotti esplodenti in genere, divieto assoluto di effettuare giochi pirotecnici, anche se di libera vendita”. Un’altra ordinanza vieta la vendita e somministrazione di alimenti e bevande in contenitori di vetro e lattine e impone di togliere i tappi di plastica dai contenitori venduti. Stesso divieto di botti a San Benedetto del Tronto con un’ordinanza che raccomanda anche “di non raccogliere botti, petardi, qualsiasi artificio inesploso, o provare a riaccenderli” e avverte che “agli esercenti la patria potestà il compito di vigilare affinché i minori non facciano uso o detengano materiali esplodenti”. Divieto di far esplodere botti previsto con ordinanze a Pesaro e Fano e provvedimenti in vigore dal “31 dicembre al 6 gennaio”.
BASILICATA – Potenza fino alle ore 4 del 7 gennaio, a Matera fino al 20 gennaio: è il termine della validità delle ordinanze contro l’uso dei botti di capodanno emessi nel capoluogo lucano dal sindaco, Vincenzo Telesca, e nella città dei Sassi dal commissario prefettizio, Raffaele Ruberto. A Potenza, dove l’ordinanza contiene anche il “divieto di raccogliere artifici inesplosi, il sindaco ha ricordato che sono consentiti gli “spettacolo di fuochi d’artificio preventivamente autorizzati dalle competenti autorità” e la necessità di proteggere luoghi come scuole, ospedali, case di cura, “comunità varie”, le aree pubbliche e i “ricoveri di animali”. A Matera il commissario ha ricordato che l’uso dei botti “è spesso aggravato dalla mancata adozione delle minime precauzioni tese a tutelare l’integrità fisica delle persone e degli animali”. Anche a Matera vi sono “artifici ad effetto prevalentemente luminoso” che possono essere usati purché acquistati “esclusivamente dai rivenditori autorizzati”. Il commissario ha raccomandati ai proprietari di animali di affezione di agire per proteggerli dal “disagio” causato dagli scoppi, esponendoli “al rischio di smarrimento o investimento stradale”.
PUGLIA – Stop alla vendita e alla somministrazione, per asporto, di bevande in bottiglie di plastica o vetro dalle ore 13 del 31 dicembre fino alle 5 del giorno dopo in diverse vie del centro di Bari, dove si festeggerà il nuovo anno con il concerto in programma in piazza della Libertà ‘Insieme per il 2025’. Lo prevede l’ordinanza firmata dal sindaco Vito Leccese. Sarà vietato, per le persone non autorizzate, quella sera detenere “spray al peperoncino o comunque contenenti sostanze urticanti”. Nell’area dell’evento non si potrà accedere con zaini e borsoni “contenenti bottiglie e contenitori in vetro, lattine di alluminio e/o bottiglie di plastica con tappo, spray urticanti nonché caschi di protezione del tipo per motoveicoli o velocipedi”.
A Taranto, invece, entrerà in vigore da lunedì 30 dicembre l’ordinanza sindacale che stabilisce il divieto assoluto fino al 6 gennaio 2025, per l’”esplosione di petardi e/o giochi pirotecnici non conformi alle normative di sicurezza”, e che vieta “la vendita di qualsiasi genere di petardi e artifici pirotecnici, inclusa quella ambulante, su tutto il territorio comunale”. A Lecce l’assessore al Welfare e alla Tutela degli animali, Andrea Guido, chiede che sia “rispettata la norma comunale che vieta l’utilizzo dei fuochi d’artificio” specificando che “in ballo non c’è solo la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali ma anche la qualità dell’aria che si respira”. A Foggia l’ordinanza sindacale vieta “l’utilizzo di petardi, anche in libera vendita, e spray urticanti” e in molte aree della città interessate da eventi e con la presenza di attività commerciali è disposto “il divieto di vendita, somministrazione e consumo all’aperto di bevande in bottiglie in vetro e barattoli in latta”. Anche il Comune di Andria (Bat) e alcuni centri del Brindisino hanno disposto ordinanze per limitare o vietare l’uso di petardi e fuochi d’artificio..