Stavano facendo snorkeling quando uno squalo ha sferrato un attacco mortale. Così un turista italiano è stato ucciso e un altro è rimasto ferito nelle acque cristalline Marsa Alam nel Mar Rosso (Egitto). La notizia è stata diffusa dal ministero dell’Ambiente egiziano. La vittima, Gianluca Di Gioia, aveva 48 anni. Mentre è ricoverato in ospedale GiuseppePeppino” Fappani, 69 anni di Genivolta (Cremona): l’uomo è rimasto ferito nel tentativo di aiutare Di Gioia. L’attacco dello squalo è avvenuto a 50 metri dalla spiaggia che è protetta dalla barriera corallina, oltre il tipico pontile che quasi tutti i resort hanno. L’assalto dello squalo è avvenuto nelle acque antistanti l’Hotel Sataya, una struttura a 5 stelle, tra piscine e diversi ristoranti, si trova tra le dune del deserto e il Mar Rosso.

La vittima – Di Gioia aveva festeggiato il compleanno il 21 dicembre scorso, era sposato ed era a Marsa Alam con la famiglia in vacanza. Lavorava alla Commissione europea presso il Centro comune di Ricerca (Jrc), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza. Da quanto si apprende risiedeva in Francia paese di origine della moglie. Di Gioia aveva studiato all’università La Sapienza di Roma ed era laureato in Economia e Commercio. Aveva lavorato presso il centro di ricerca dell’European Commission ed era impegnato dal 2012 all’European External Action Service – Eeas, ovvero il servizio diplomatico dell’Unione europea.

Il ferito – Le condizioni di Fappani non sono gravi anche se è stato portato in ospedale sotto choc. Secondo una prima ricostruzione ha cercato di aiutare Di Gioia cercando di strapparlo alla morsa dello squalo. Il 69enne, originario di Soncino, era amico da diverso tempo di Di Gioia. Era sul pontile, come ha raccontato la moglie, quando ha assistito all’assalto e si è gettato in mare per cercare di salvare l’amico.

“Acque profonde” – Il ministero ha spiegato che l’attacco è avvenuto “in acque profonde, al di fuori della zona designata per la balneazione vicino ai moli nel nord di Marsa Alam“, aggiungendo che la balneazione fuori dai moli era vietata e che i moli sarebbero stati chiusi per due giorni a partire da lunedì. Marsa Alam è una città con un grande afflusso di turisti tutto l’anno ed è nota per le sue barriere coralline, la vita marina e le spiagge. Molti gli arrivi dall’Europa e anche dall’Italia. Nel Mar Rosso ci sono squali, ma gli incontri con loro sono relativamente rari come gli attacchi.

L’inchiesta – La Procura di Qusair ha aperto un’inchiesta per chiarire le circostanze dell’incidente. Su ordine del ministero, il tratto di mare dove è avvenuta la disgrazia resterà chiuso alla balneazione per qualche giorno. Il corpo del sub ucciso dallo squalo è stato trasportato all’ospedale di Porto Ghalib sotto la supervisione del pubblico ministero. Il ministero dell’Ambiente, ha deciso di formare una commissione urgente per il coordinamento e la cooperazione con il governatorato del Mar Rosso e gli altri enti competenti per indagare sulle cause.

I precedenti – L’ultimo incidente risale al giugno 2023, quando uno squalo tigre uccise un giovanissimo cittadino russo a Hurghada, un’altra città costiera sul Mar Rosso a nord di Marsa Alam. Nel luglio del 2022 invece erano state attaccate e uccise due donne. Nel 2018, un turista ceco era stato ucciso al largo di una spiaggia egiziana e già nel 2015 un attacco simile aveva coinvolto un altro turista, tedesco. Nel 2010 vicino alla costa di Sharm el-Sheikh un altro attacco degli squali aveva causato la morte di un tedesco ed il ferimento di altri quattro turisti. Edilizia mal regolamentata, pesca eccessiva e pratiche turistiche irresponsabili contribuiscono a modificare l’ecosistema e il comportamento degli squali, scrive l’agenzia Afp.

Foto di archivio

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