Il decreto Milleproroghe, pubblicato il 27 dicembre in Gazzetta ufficiale, estende fino al 31 dicembre 2025 la norma che consente alle aziende di stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi con causali “morbide” come previsto dal decreto Lavoro del 2023. Il governo ha deciso di prorogare la misura che elimina il tetto dei 12 mesi per i contatti a tempo previsto del decreto Dignità del 2018 nei casi in cui vengano individuate dalle parti “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva”. Essendo le due parti il datore di lavoro e il lavoratore, è piuttosto chiaro chi abbia il potere negoziale di imporre all’altro un contratto a termine invece di assumere a tempo indeterminato. Si tratta di un liberi tutti per le imprese, che possono

Il decreto Lavoro ha consentito di superare il termine dei 12 mesi, arrivando a un massimo di 24 mesi, in presenza delle causali viste prima oppure se la causale è prevista nel contratto di categoria o, ancora, per sostituzione di altri lavoratori. A livello aziendale è sufficiente che il contratto sia siglato da qualsiasi rappresentanza sindacale aziendale e non è richiesta la firma delle sigle maggiormente rappresentative.

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