Attimi di incredulità e panico al Seattle-Tacoma International Airport, dove una passeggera, poco dopo l’atterraggio del volo Alaska Airlines 323 proveniente da Milwaukee, ha aperto l’uscita di emergenza e si è messa a camminare sull’ala dell’aereo. Il video dell’episodio, ripreso da un testimone e diffuso da KIRO 7, mostra la donna, vestita con una maglia rossa e pantaloni scuri, camminare tranquillamente sul bordo dell’ala, con lo zaino in spalla, a pochi metri da ignari lavoratori aeroportuali: “La passeggera ha riferito di aver avuto un attacco d’ansia durante lo sbarco”, ha dichiarato un portavoce del Porto di Seattle a KIRO 7. La donna, dopo aver aperto l’uscita di emergenza, è uscita sull’ala, ha guardato verso il basso e ha agitato le mani in aria, come a cercare di attirare l’attenzione.
Tutto è successo intorno alle 17:00 del 22 dicembre, pochi minuti dopo l’atterraggio dell’aereo: la donna è rimasta sull’ala per circa 11 minuti e mezzo, ignorata da diversi membri del personale aeroportuale che non si sono accorti di lei. Solo dopo diversi minuti, due addetti al catering l’hanno notata e hanno allertato le autorità. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno utilizzato una scala per far scendere la passeggera dall’ala. Un team di crisi della polizia ha ritenuto necessaria una valutazione medica per la donna.
Alaska Airlines ha confermato l’incidente, definendo la passeggera “un’ospite problematica” ma rassicurando che la situazione si è risolta in sicurezza: “Stiamo lavorando con il nostro equipaggio e le autorità aeroportuali per raccogliere ulteriori dettagli su quanto accaduto”, ha aggiunto un portavoce della compagnia aerea. “Ringraziamo i nostri dipendenti per la pronta risposta e ci scusiamo per qualsiasi inconveniente causato ai nostri passeggeri”.
L’FBI ha aperto un’indagine sull’accaduto, ma al momento non sono state presentate accuse. Secondo Scott Hamilton, esperto di aviazione intervistato da KIRO 7, è possibile che la donna non venga incriminata: “Se qualcuno sta vivendo un episodio di ansia o ha un problema mentale e non c’è chiaramente alcun intento malevolo, probabilmente non è il caso di sporgere accuse”, ha commentato al New York Post.