Brutta caduta per l'atleta elvetico, che prima del salto di San Pietro ha inforcato una porta col braccio. Trasportato in ospedale con l'elicottero
Altro grave infortunio nel fine settimana di gare a Bormio. Dopo il francese Cyprien Sarrazin, coinvolto in una terribile caduta nell’ultima prova della discesa libera e operato a causa di un ematoma cranico subdorale, oggi è toccato allo svizzero Gino Caviezel. Partito col pettorale 1 nella gara di Super-g, ha inforcato con un braccio nella […]
Altro grave infortunio nel fine settimana di gare a Bormio. Dopo il francese Cyprien Sarrazin, coinvolto in una terribile caduta nell’ultima prova della discesa libera e operato a causa di un ematoma cranico subdorale, oggi è toccato allo svizzero Gino Caviezel. Partito col pettorale 1 nella gara di Super-g, ha inforcato con un braccio nella porta che precede il salto di San Pietro. Uno sci si è staccato ma l’altro è rimasto agganciato allo scarpone, l’atleta elvetico è scivolato lungo la pista per decine di metri, e appena si è fermato ha sollevato il braccio, indicando ai soccorritori di intervenire. L’infortunio sembra coinvolgere proprio una gamba. Dopo circa un quarto d’ora, è stato portato via in elicottero.
L’incidente che ha coinvolto Sarrazin ha sollevato numerose polemiche per lo stato della pista, la Stelvio, un pendio già di suo molto tecnico e impegnativo. La ragione delle proteste risiede nella preparazione della pista stessa, con differenti condizioni di neve lungo il tracciato. Il fatto che non abbia nevicato non ha aiutato: la pista segue le asperità del terreno, rendendo il tutto ancora più complicato.