Agguato dei tifosi del Palermo alla squadra di ritorno dalla trasferta di Cittadella, dove ha perso per 2-1 (quarta sconfitta nelle ultime cinque partite) scivolando fuori dalla zona playoff di Serie B. Un gruppo composto da circa un centinaio di persone ha assaltato il pullman della squadra siciliana con a bordo calciatori e dirigenti, al rientro in città nella notte dopo la trasferta veneta: pietre, petardi, bombe carta e fumogeni, dopo aver già scatenato nelle scorse settimane una contestazione verbale nei confronti della società.

Il pullman rosanero è stato fermato all’altezza del comune di Carini, nel Palermitano, dove è partito l’attacco e il lancio di oggetti contro la squadra. Il conducente ha fatto subito rientro all’aeroporto Falcone-Borsellino e alcuni dei calciatori sono stati costretti a fare ritorno a casa in taxi, lasciando le auto al centro sportivo di Torretta. In mattinata è arrivato il comunicato della società rosanero: “Il Palermo intende condannare duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della prima squadra – si legge in una nota ufficiale -. Il club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo Fc e della sua comunità, della città di Palermo e dei palermitani”.

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