Melania Rea ha solo 28 anni e una figlia di 18 mesi quando svanisce nel nulla. È il 18 aprile del 2011, la donna è in un parco e spinge la figlia su un’altalena. Poi il marito prende in braccio la bambina e cerca sua moglie. Va a cercarla nei dintorni del parco, urla il suo nome, chiama le forze dell’ordine perché Melania è svanita nel nulla. Sembra impossibile trovarla. Due giorni dopo, la ragazza viene ritrovata cadavere. Il suo corpo è stato massacrato da 35 coltellate e sulla pelle ha una svastica incisa con un coltello. Sulle labbra ha il Dna di suo marito: Salvatore Parolisi, un militare. È tutta una messa in scena. È tutto finto. Di reale c’è solo la morte di Melania Rea che la giornalista Raffaella Notariale, inviata e autrice di cronaca nera e giudiziaria, ha ricostruito insieme al criminologo Armando Palmegiani per Armando editore.